Opera incompleta
(ne quid nimis) Nella stanza degli specchi, come in un gioco di mondi riflessi, declino la mia trilogia di donna: amante, madre e pur… madonna. Stessi petali in un diluvio di cenere braccia di Eva e fertilità di Venere. Figlia di una terra bambina, aggrappata alla sottana, nell’ultimo cielo baluardo di un effimero gioco d’azzardo. Espiare il peccato dell’inverno. in un nuovo girone dell’inferno. Oltre i confini dell’universale… Su un asfalto di fango e sangue, affanno di un’anima che langue e dai vortici raccolgo i pezzi per ricomporre i mazzi delle carte di una vita dopo un'abile bluf in partita, ne quid nimis - ricca la posta in gioco - non vinsi ...ma per poco.
data | autore | commento (si può commentare solo se si è loggati) | |
07-04-2015 | Mutarelli Alessandra | un’opera incompleta, materia e forma, potenza e atto, carnalità e spiritualità, che sfida l'eternità, …l'irrazionale, la linfa vitale che sveglia lo spirito. | |
06-04-2015 | Redazione Oceano |
Similitudine, allegorie in un gioco dalle carte coperte ove il rischio del vivere è compensato dagli inganni verso il presente per ricompattare un prossimo futuro. Eppure nell’inverno che diviene cenere e neve convivono sotto lo stesso cuore! Eppure in gioco un asso può dichiarare vittoria e un bluff quasi arraffare il traguardo in sensi affannati e raffreddati su un asfalto che brulica sempre di voci anche se solitari gli assoli. |