Rapsodia di specchi
Canterò arpeggi lenti nelle sincopi riflesse su intervalli di un’ottava. E’ la sesta variazione di una rapsodia di specchi. Un rumore d’aria si agita, e si tempra, sulle corde di un’arpa. E narrerò le trame di un’idolatria, nelle melodie dei luoghi, in cui il mortale avanza. Cavaliere senza arma, nell’argento dei tuoi occhi - epilogo dell’anima - vibrerà il mio dramma.
data | autore | commento (si può commentare solo se si è loggati) | |
20-04-2015 | Mutarelli Alessandra | Ringrazio la redazione per le menzioni conferite alle mie opere. Questa, in particolare, da più linfa alla mia passione per la poesia, essendo "Rapsodia di specchi" la lirica da cui è partito il mio progetto di realizzare una silloge e che spero abbia presto il suo compimento. Questo graditissimo riconoscimento da una carica maggiore al motore già avviato. Grazie! | |
17-04-2015 | Mutarelli Alessandra |
Dita incallite suonano notti solitarie moli mortificati da dorature perse. |
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16-04-2015 | Redazione Oceano | Una melodia intona trascinando a sé note lente, mute agli occhi e spente al cuore perché nella sua conclusione il dramma si placa. |