A te mia dolce mamma

La vittoria di ieri...
il dolor che muto tace
nell'ombra di una notte.

A te devo la gioia
di quel triste
canto d'amor.

Lacrime di ieri
sofferte e impallidite,
oggi profumo di gioia,
un po' di sole 
fan rinascere primule e viole.

Scendi, vieni mamma,
oggi è la nostra primavera
il fiorire dei nostri sorrisi.
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31-01-2015 Redazione Oceano Una narrazione e un narrante attento a cogliere con sensibilità e particolarità, luoghi, colori, profumi, analisi per un narratario cui lo scrittore si rivolge attento.
La diversità è incipit al volo orientato verso la ricerca di una connotazione, rivelatasi in identità per un viaggio che metterà fine, explicit, rivelando la denotazione.

Pubblicata il 26-01-2015

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