Il mio autunno

Lo guardo ancora oggi,
lo prendo per mano
e l'accompagno verso la libertà,
dove respira il vento, 
variopinto di slanci e di picchiate ...

è ancora la il mio aquilone, 
stanco e luminoso,
si è intrappolato tra le canne
a ristorarsi,
scodinzola ancora la coda
spolverando le radici ...

un gesto che risuona in memorie e canti
e toccano le corde più segrete dell'anima.

Lo stringo al petto mio e me lo cullo
di prezioso sentimento,
il mio cuore si scioglie e muto piange.

Scalza, lambita dalle onde,
tra la sabbia sensazioni e fruscii autunnali, 
palpiti di un vento che geme
l'infelice lontananza di un dì gitano
superbo e prepotente.
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13-02-2015 Manca Marinella Grazie mille !
13-02-2015 Redazione Oceano I colori sparsi nel vento, librati nel cielo come ricordi lontani, smuovono ancora quell’aria sognata. L’aquilone smarrito nel volo, attende ancora di essere preso e riporta alla mente quei suoni, echeggiando melodie eclissate.
La memoria dell’andato viaggio gioioso, intarsia lieve nel verso che nostalgico sospira a quel “dì gitano”.

Pubblicata il 09-02-2015

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