Mendicante

Pareva quasi arrivare dal nulla...
vestiti troppo pesanti per ogni stagione
talmente sdruciti da sembrar neri...
Camminava curvo appoggiato ad un bastone,
bisaccia a tracolla bisunta di sudore
a custodir memorie e segreti. 
Un mucchietto di pelle e ossa
vecchie scarpe coperte di fango.
Farfugliava  parole sconosciute
le mani a cercar fantasmi nell'aria
gli occhi pallidi, liquidi senza colore 
in continuo movimento... 
a volte immobili, vuoti e persi 
in uno sguardo senza luce e
moto di labbra senza suoni...
piccola luce  di una sigaretta stretta fra le dita 
e colpi di tosse a scuotere il petto.
Cartoni vecchi sotto per sdraiarsi e riposare,
nei pomeriggi spenti  dove tutto è sempre uguale.
Aveva sempre e solo un  sogno da cercare,
nel tempo fatto apposta per dimenticare.
Adesso i suoi occhi luccicano come avesse pianto 
guardando lontano aspettano che finisca il mondo...
Forse il suo nome non lo conosceremo mai. 


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07-02-2016 Redazione Oceano I versi schiudono le immagini dinanzi ai nostri occhi.
Tratteggi d’anima in percezioni sensoriali diffuse abbracciano il nostro sentire, anche se il suo nome “Forse il suo nome non lo conosceremo mai”.

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Pubblicata il 03-02-2016

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