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Un violino può dialogare con un contrabbasso…
un clarinetto con un flauto...
un corno inglese con un’arpa
in attesa di un  rullo di tamburo ma…
ma un suono d’arpa d’una corda staccatasi dal tempo
varca la soglia delle mie attese…
E’ fuggevole, misteriosa, morbida…
Una nota continua mai uguale…
Corre da un dirupo di montagna…
Volteggia dove nasce l’arcobaleno…
Zampilla fra le fessure d’una roccia…
Borbotta quieta in una fontana
per finire in un’eco lontana
dove le voci sono soltanto musica…
Rivincita effimera di fantastiche utopie…
Brusio sommesso che muove
per un attimo pensieri e ricordi e
li confonde suono dopo suono…
Rapita li ascolto perché vorrei sperare
che non più taciuti, forse si acquieteranno 
nel divenire del tempo…