senza titolo

Le nostre esperienze umane spesso caratterizzate da miserie e sconfitte, hanno bisogno di verità
quella verità del cuore che percepiamo autentica e profonda e che soltanto parole sapienti e 
particolari si rivelano nell’assoluto del quotidiano ma anche come segnali più discreti dell’essere…
precipuo accorato richiamo per dar senso al dolore e all’amore che come tutti i sentimenti sempre 
turbano e commuovono. Diventano braci a riscaldare il cuore, a creare spazio  per la riflessione 
e il rimpianto, per la paura e il dolore…desiderio sovrumano di impedire che il tempo offuschi o 
cancelli il crepuscolo della memoria. 

Con il bagaglio del viandante sulle spalle le fenditure del tempo hanno lasciato passare confuse 
risposte, pesanti e taglienti…spesso ottuse…la voce del tempo che chiede e chiede…Come viaggiatrice 
pensierosa mi attardo nelle partenze e indugio fra le incertezze del cuore nel mio lato ancora 
oscuro dove da sempre mi ostino a guardare senza concludere niente…ho lasciato a questo scritto
un margine bianco…parole che ritornano con sempre più misteriosi legami…corrispondenza che credevo 
interrotta…tempo duro d’aspetto…ramo secco d’un albero che andrebbe tagliato. Sembra il  lavoro 
dimenticato di un regista dietro le quinte che guarda da un angolo uno svolgimento diverso…la parte 
di questa mia vita dove stento a riconoscermi…questa vita che non mi ha dato il permesso di viverla 
così. Attraverso un deserto insondabile  cerco ritrovare lo specchio dove questa è solamente riflessa 
per demolirne il castello di supposizioni e ricominciare a vivere dall’altra parte.  Il troppo e il 
troppo poco, il tanto e il niente, il giusto e l’insufficiente, sono i metri di misura che applichiamo 
alla qualità di risposta che il mondo attorno a noi fornisce al nostro bisogno. Prendiamo quanto 
vogliamo, spesso più di quanto ci occorre, evitiamo ciò che basta rifiutando di saziare semplicemente 
un impulso attraverso una dose moderata, finendo per diventarne vittime. Siamo vogliosi, necessitiamo, 
abbiamo bisogno fino a che ne veniamo nauseati, e ci dobbiamo disintossicare. Liberarsi da una 
dipendenza, non è come razionalizzare un bisogno nell’ambito della giusta misura, è piuttosto scoprire 
il proprio limite… io credo di essere una codarda, ho avuto ed ho paura di conoscere i miei limiti 
che così arcignamente difendo e mantengo in un ambito di ragionevolezza. Ho usato la vita con cautela, 
anche quando non sembrava che fosse così…ho invocato amore quando in realtà avevo solo bisogno 
d’affetto. Se tutti noi riconoscessimo di cosa abbiamo bisogno prima di prendere quanto possibile, 
useremmo meglio le risorse che la vita ci offre, persone comprese. Credo che ognuno di noi almeno 
una volta nella vita guardandosi allo specchio con gli occhi gonfi di lacrime e i capelli arruffati 
abbia pensato: che cos’ho io che non va? mentre vediamo scorrere gli anni. Mi sono ritrovata  
puntualmente a rendermi conto, a posteriori... 
data autore commento (si può commentare solo se si è loggati)
17-10-2016 Redazione Oceano La ricerca della verità è sempre stata dibattuta nella storia dell’uomo, difficile da definirla. Di fatti necessita di percezioni soggettive, tipiche di ciascun individuo che per definizione è un essere unico e irripetibile. Di sicuro, a caratterizzare tutto ciò ci sono le esperienze e la propria voglia di crescere per migliorare l’esistente. Naturalmente, navighiamo nell’ignoto, quindi il rischio e la curiosità sono gli unici compagni che ci permettono di sperimentare.

Elenco opere (*)commenti

Pubblicata il 14-10-2016

Numero visite: 909


Commento dell'autore