Una considerazione...

…a volte rileggendo le parole sullo schermo luminoso sento un grande senso di distacco, come se il personaggio 
che racconta fosse assurdo e le cose che dice sciocchezze che non risolvono nulla e scoprire che  questo nulla 
non ha proprio nessun valore….però quasi tutte le cose importanti in queste pagine di parole intuitive hanno 
sciolto nodi impossibili…è come aver risolto un faticoso palindromo in enigmistica…lo puoi leggere da destra 
a sinistra e dall’alto  in basso…e se la mia vita avesse avuto inizio dalla fine? Amore e dolore sono 
indispensabili nella vita? E perché si alternano, si rincorrono, fioriscono o sfioriscono, muoiono e rinascono 
in ogni singola storia? Ci sarebbe da chiedersi se ieri come oggi sarebbe stato possibile essere su questa 
terra in modo diverso…ma il prisma sfaccettato di mille apparenti destini infine me ne rimanda uno soltanto…
con i suoi turbinii di emozioni, con i moti interiori che si intrecciano e si snodano e si aggrovigliano 
contrastando le motivazioni del cuore…assenze e nulla… che vivacchia in me per regalarmi quel po’ di quella 
filosofia che mi placa almeno per qualche tempo. 

Qualsiasi cosa ci faccia commuovere  e a volte ridurci in lacrime, non è quello che fanno cinquant’anni di 
perdite o di rimpianti…per spremere lacrime dagli occhi serve qualcosa che è appena accaduto o è stato appena 
ricordato o visto. Poi ci sono le disillusioni…amore non ricambiato o altre volte cose  meno importanti e così 
ci accorgiamo che il mondo non aspetta noi…fa a meno di chiunque…a volte si conservano le illusioni ben oltre 
la gioventù continuando a chiederci che la felicità ci è dovuta. Certe cose funzionano meglio se le pensi 
nel cuore della notte perché non si hanno difese alzate e forse si è più veri. Poi ci sono i sogni…quando 
sogni non ti chiedi mai se il sogno è reale…le emozioni sono  forti come quando sei sveglio e anche di più. 
Se si paragonano i sogni alla realtà, quello che differenzia nella mente è che  da sveglio puoi ricordare i 
sogni ma mentre dormi non pensi alla realtà perché credi che tutto è realtà. Il cervello cerca strade per 
aiutare sé stessi e rispondere ai desideri. Forse dureranno un secondo ma cosa è un secondo? Forse anche 
l’intero universo ha impiegato un secondo per  formarsi…

Sotto i colpi del dolore o della morte di chi ami le disillusioni spariscono per lasciar posto alla speranza…
perché sperare è guardare al futuro…si prende in mano quel che resta della vita forse per essere soltanto una 
persona senza paure. Il contrario delle illusioni sono le delusioni…a volte tonificanti risvegli…ma c’è anche 
il contrario della speranza ed è la disperazione…la resa totale…l’inizio e la fine in cui la vita precipita. 
Il tempo passa e non si è più giovani ma nemmeno tanto vecchi…la fine del lavoro, le malattie che arrivano 
quasi sempre con le rughe e gli smarrimenti, la perdita del compagno, la depressione, la nostalgia, 
la solitudine, le ansie e le paure. Poi la cosa peggiore è quando ti accorgi che la mano stringe il vuoto 
intorno a te…alla fine tutto è messo alla prova: le idee, i propositi, quel che si crede d’aver capito e i 
progressi che si crede d’aver fatto…ma il tempo non aspetta…è tempo di andare, di procedere…nel tempo!!! 
Poi ti abitui a tutto….alle grandi perdite…alle cose grandi…a certi dettagli della vita no… I particolari 
ti cambiano il quadro in generale, anzi contano più del quadro, perché sono le piccole cose quelle che ti 
senti addosso davvero, che ti graffiano dentro o ti lisciano. La perfezione di tutto non sta nei particolari 
del bene e del male? Ti abitui alla consuetudine, alla capacità (forse) di trovare normale quello che non 
è più normale. E’ sbagliato pensare che stai lì al centro del mondo anche se le cose sono ingiuste…ma per 
quanto tu possa giudicarti severamente, non pensi mai troppo male di te stesso.
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Pubblicata il 09-11-2016

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Commento dell'autore

segue su libro narrativa
"Sarà per questo che Di
 ci ha dato la pelle?"