Gocce

Una goccia riga  la guancia
un vetro o una foglia…
Scava e non s’arrende…
Testarda vorrebbe spingersi
dove la sua trasparenza 
crea migliaia di riflessi.
In questo tempo di inconsapevoli
attori di una scena chissà
dove scritta, nel tempo
misurato e indolente,
che soggioga con le sue menzogne,
ad ogni giro frantuma ricordi,
ad ogni giro qualcuno scompare.
In ogni ruga grandi esperienze,
in ogni ora  ansie sospese
di voci, di stasi e aspettative rade.
E…castelli di sogni, fiorir della vita,
riccioli biondi di bimbi poi nati…
Cose che passano…fotografie
accarezzate per anni a dire
che tutto era scritto…
anche l’assenza…

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01-04-2015 Redazione Oceano Nei solchi della pelle l’amaro e le gioie della vita scorrono a segnare il tempo e le fermezze d’esistenza.
Testarda la lacrima indugia ancora a dir del passato come le immagini che scorrendo incessanti raccontano ad occhi chiusi.
I sogni si sbriciolano denudati dal fato e, nell’incedere del verso che entra dentro te prepotentemente e dentro noi a scuotere, tutto ha un “ancora” aperto all’incerto viaggio.

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Pubblicata il 25-03-2015

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