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Palpitan le foglie al vento di scirocco,
nelle cuciture imprecise del tramonto,
nel rammendo di quest’ultima luce.
Quando la ragione, nebbiosa dirittura, 
cerca setacciar il chiaro dall’oscuro
in fitta rete di leggende, colgo un tenero fiore.
Trattengo in un verso il tempo
che frana fra le mani,
riempio il vuoto di parole.
Piove una luce dalla forza del tempo
mentre il cuore già trama  un sogno…
tesso un cielo di fitto broccato
attenta a non sfrangiarne gli orli…
pulviscolo sottile…lanterne d’emozioni…
un flebile vagito a far da eco…
Una piccola bimba con negli occhi il cielo
e tra le mani il sole.
Vivrò ancor nei tuoi primi passi
o nelle ore in cui, principessa a mezzanotte,
aprirai le danze nel regno dei bambini?
Nella notte fiorisce una preghiera…
quanto è lungo il cielo della vita?…
Sussurra il mare nel porto del domani,
trepide attese e misteri di speranze…
…Ti prego, o Dio, tienimi acceso il lume ancora…