Oltre il rimpianto
Pensieri inginocchiati chiedono perdono, hanno abortito e ucciso un battito nel petto; un’emozione nuova cercava la sua culla, in fretta soffocata nella sua veste bianca. Se esiste penitenza stanotte la pretende e cento ave maria non placano il rimorso. Sepolto è il mio tormento tra valli e piane antiche, dove ho lasciato il cuore ed ho piantato un fiore ; e un bacio rubo al grigio di una fotografia di negativo anfratto. E’ assenza che fa male, è brivido mai nato, è sale sulla piaga tra le mie mani vuote. Ed urlo il verbo al vento, schiaffeggio la marea che tronfia nella sera mi irride col suo sputo. Tra alghe ormai spirate tra le deserte baie cerco di ricucirmi la pelle nel tramonto e un’asola si schiude nella mia giacca stretta e un raggio prepotente affonda una stoccata. E’ alba che si affaccia sul molo della notte, è speme che riaccende lampioni in un deserto, e sterro il cuore mio , spazzolo terra antica, un paio di scarpe nuove, lo porto a spasso dove sotto la coltre bianca rinasce ancora un fiore.
data | autore | commento (si può commentare solo se si è loggati) | |
04-08-2013 | Infante Maria Teresa |
Come dirvi grazie per le vostre belle parole???...grazie infinite per la vostra meravigliosa sensibilità... |
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04-08-2013 | Musicco Mirella |
Leggo e sento e provo ciò che provi...non rivolgere pensiero è la cura che ho trovato. Ma a volte mi assale lo stesso tormento e tu lo fai arrivare al mio cuore accendendomi il petto con le tue parole che sono anche le mie... |
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04-08-2013 | Vieni Rita |
Descrizione accurata, penitente e accorata, un fiore piantato, una foto baciata, nuove scarpe, per dirigere ancora i passi, verso il domani e intanto su terra arida nuovo fiore rinasce. La speranza? Ho riletto e riletto questa bella poesia, non riuscendo a trovare le parole per esprimere l'incisività e dare conforto per un tormento interiore. |