Madre terra

Dimmi madre
perché tremi.
Oltraggiata e deturpata
forse è rabbia che ribolle,
forse piangi per l’offesa
di chi figlio ti ha deluso,
hai nutrito e allattato
e non ti hanno rispettato;
eri ostello ed un ristoro
forse piangi per l’inganno.

Sei i suoni di Bizet
e i colori di Manet
quando il sole ti riveste 
e il gelo ti sorprende,
quadri appesi sopra i cieli 
di chi passa e non ti ammira.
Le tue tele di valore
le han graffiate per un soldo,
è rimasta la cornice
e un restauro doloroso.

Quel rintocco di campane 
manca alle anime abbattute
e le mani stan scavando 
tra un passato ed un futuro.

Grande madre 
placa l’ira,
prendi un lembo della notte
fanne tenera coperta
e ricopri i corpi attoniti
i cui sogni hai interrotto
con la furia millenaria
di chi ama ed è tradita.
data autore commento (si può commentare solo se si è loggati)
11-08-2013 Vieni Rita Ancora una volta la terra paga per i peccati dell'uomo!
10-08-2013 Infante Maria Teresa Ti ringrazio per la lettura a questa lirica Romana, è un momento che ho vissuto con un'intensità emotiva particolare.
05-08-2013 Tonioli Romana Dimmi madre
perché tremi.
Oltraggiata e deturpata
forse è rabbia che ribolle,
forse piangi per l’offesa
di chi figlio ti ha deluso,
Poesia bella,mi piace l'espressività e la rima.Grazie

Pubblicata il 09-07-2012

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Commento dell'autore

... un pensiero per l'Emilia
e per quanti hanno
conosciuto l'ira della natura