Il dono della poesia

O saggio Poeta, 
poni i semi della cultura,
annienti le tenebre dell’ignoranza
accendendo i lumi della ragione.
Inviti all'avventura del mondo
e all'esplorazione 
dell’universo interiore.
Sui tuoi fogli scrivi
versi d’amore con
disegni, immagini, colori
e suoni nuovi.
La tua vita s’illumina
al chiarore della luna
in riva al mare,
e la luce del sole sui prati.
La grandezza della tua poesia,
è la storia della tua vita.
Fiorisci e sfiorisci
con lo scorrere delle stagioni.
O saggio Poeta,
non c’è una ragione precisa
che mi spinga a scrivere di te.
E’ semplicemente l’esigenza
di fare un personale
punto della situazione
del mio essere un lettore.
La tua poesia, in realtà
è depositaria della tua felicità
e della felicità di me lettore!
data autore commento (si può commentare solo se si è loggati)
13-02-2015 Improta Olimpia Il poeta penetra in noi lettori un poco alla volta, con un’arte simile all’agopuntura in cui è sufficiente introdurre l’ago in un punto preciso perché il flusso si propaghi nel sistema nervoso. E’ una specie di veggente e di visionario, e anche una sorta di sismografo, pronto a registrare i movimenti più impercettibili, senza il fruscio che disturba le trasmissioni alla radio rendendo impercettibili le musiche o le voci. Solo la lettura dei suoi versi ci fa entrare nella sua intimità, è lì che si mostra al meglio e ci parla a bassa voce, senza nessuna interferenza. Grazie a Voi tutti della Redazione Oceano
12-02-2015 Redazione Oceano Parole sciolte per volare tra le sensazioni del verso, unico legame verso un mondo oltre ogni limite. Non è solo pasticciare silenzi, agonie o percorsi ma scrivere tra le righe e illuminare il presente nell’avventura senza fine.
Sono abbracci silenziosi le poesie nel cuore di chi legge che ardono di fiamma, la stessa che avvolge te.