Terra, mamma paziente

In ognuno di noi
giace un amore quieto,
profondo e intenso
che impregna noi stessi,
la Terra e l’Universo.
Amo la Terra, infinito giardino
che la natura cura ogni giorno.
Amo la Terra, dimora dell’uomo
che egli ha abbellito
con arte e maestria.
Rispetto ogni cosa in eguale misura,
come l’uomo, così la natura.
Ti guardo, Terra,
e ti vedo un po’ triste:
a volte la vita osservo morire
e la tua bellezza appassire.
Amo la Terra e ogni sua creatura,
un animale, un bosco o una radura.
Amo la Terra che ride nei fiori
e mai si stanca di inventare colori.
Amo la Terra, mamma paziente
che mi nutre senza chiedermi niente.
Ogni famiglia nel suo nido
si è raccolta,
ma forse poca gente s’è accorta
che, mentre ognuno
vive nella sua casina,
la nostra Terra
nell’Universo cammina.
data autore commento (si può commentare solo se si è loggati)
07-07-2015 Improta Olimpia Credo che una poesia debba cambiare in qualche modo la vita del lettore. I miei versi sono nati dai miei malesseri, per non dire dalle mie sofferenze. Le poesie non si leggono come si legge un giornale: una poesia deve sconvolgere tutto, rimettere tutto in discussione. Grazie alla redazione.
29-05-2015 Redazione Oceano L’amore per ogni particella del cosmo che, nell’infinito finito, è Terra e immensamente Universo, dilaga come uno sguardo mai sazio, di quanto la vita offre senza chiedere in cambio. Nell’indifferenza sparsa nel nulla, dove il dintorno è casualmente posto ovunque al fianco di un sentire smarrito, distratto dalla mano cruenta dell’uomo che rapisce i colori e il dono, invogli a guardare, tratteggiando nella “mamma paziente” la sua bellezza indiscussa, col verso che è ode, musica e canto.