Poeti a corte
Voglia di leggerezza alla corte di regina Elisabetta dove l'andazzo vuole che tra poeti si parli d'amore. Il sociale ... trattato in modo marginale sempre lasciando stare il politico che non ci si vuole inimicare ... anche di chiesa è meglio non parlare che un amico porporato può sempre servire ... in fondo, la diplomazia di concessioni e privilegi ... alla lunga, è garanzia. Pertanto, se alla sua corte a scribacchiar volete rimanere e della sua protezione godere ... lasciate stare certi tasti, che è meglio non toccare ... siate furbi, discreti ... un poco adulatori e se ci sapete fare ... ne trarrete gloria e onori. In fondo, che vi costa? ... basta silenziare la coscienza ma avrete trofei, medaglie ... se ci perdete l'anima ... pazienza! Non si può aver tutto nella vita ma la fama è garantita! Del resto si sa ... dei poeti siciliani a corte, da sempre ... è stata questa la sorte!
data | autore | commento (si può commentare solo se si è loggati) | |
21-02-2016 | Redazione Oceano | “Poeti a corte” similmente all’uomo che non vuole dissentire, accarezzano gli altrui pensieri in sintonie rincorse tra diplomazie e dimenticanze. Arrotolati i versi scoprono realtà, palcoscenico dell’adesso, del sempre e del divenire. |