Quando s'alza il vento

                                                           QUANDO S’ ALZA IL VENTO

Un lampo fulmineo,repentino,immediato
la cocente necessità 
di mettere nero su bianco
modiche spicciole e banali parole
quando il dolore
banchetta bestialmente con i resti del tuo IO. 
Sono brandelli di vana umana speranza
smembrati dalla lontananza
sono laterizi delle torri di fede
smembrati dai terremoti della vita.

Il campo di battaglia ormai sgombro 
teatro di un ‘atroce assurda lotta..
Paride non ha mai avuto scampo con Achille
è  risaputo.
Uno scontro feroce,cruento
eri un impavido soldato nella trincea della vita
in un reggimento popolato da spettri,
afone ombre flebili.

E il dolore ascende,violentemente si smembra,
ricomponendosi, muta
diventava la fragile fiammella 
in mezzo alla Regione Antartica.
Ed il vento ghiacciato soffiava
fvvvvd..fiuu..fiuu
ma la fragile fiammella lottava sempre..
Soldato coraggioso…
E  ci svegliavamo speranzosi,ansiosi,timorosi
correvamo sempre in Antartide
ma la fragile fiammella resisteva 
giorno dopo giorno
fino alla notte in cui,
palpitavano i cuori,
abbassasti la guardia,
Soldato coraggioso,
fragile fiammella
quando s’ alza il vento
una gelida folata ti colse di sorpresa
maledettamente ti assediò.
Era il Leviatano.

Ed ecco che il dolore rinvigorisce
percorsi i nostri occhi,trafitti i nostri animi,
frecce scoccate con insolita ferocia
combatte col nostro souvenir mentale.
E cerchiamo i tuoi dolci occhi,
il tuo vispo sguardo timido
bisognosi come aviatori 
assetati nel deserto del Sahara
dopo un incidente aereo.

E il dolore ascende,violentemente si smembra,
ricomponendosi, muta
quando s’alza il vento
si riscalda
ci avvolge tutti
è un libeccio amoroso
che ci rinfranca un poco.

A Nando,la persona in assoluto più pura e genuina che abbia mai messo piede su questa Terra,strappato troppo presto al nostro affetto. Ti ameremo sempre.  22/09/2016
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02-10-2016 Redazione Oceano Quando il dolore attraversa cruente l’anima, dilaniando brandelli di vita, la poesia nasce per narrare la croce e la speranza sbranate dall’esistenza.
Resistendo, nell’intercalare del gelo, all’assedio dello spasimo coglie di sorpresa il desio di quiete, chiedendo amore, e il verso diventa linea tratta per ricordare e dire ancora nell’eternità.

Pubblicata il 28-09-2016

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Commento dell'autore

A Nando,la persona in assoluto
più pura e genuina che abbia
mai messo piede su questa Terra,
strappato troppo presto
al nostro affetto.
Ti ameremo sempre.

22/09/2016