La ruota
Aleggiare di canti nell'andare alterno dei cieli, messi gioiosi, avvolgete le candide piume che viene la notte, solita incline a chi ascolta, ferma senso e lancette, libera l’anima. Ma l’ora più avvezza rimbalza precaria e vacua, l’ali tarpate stagnano sulle folte antenne, tacciono i cieli, una coltre di nubi s’addensa di squallido grigio. Ogni colore stinto restringe la vita a collo di bottiglia. Gira la ruota e tira remi in barca il fiato corto con la sua rete vuota. Tornano verdi fronde a soleggiare, il mare ripiglia l’orizzonte. Se meraviglia è l’uomo, è idea che s’approssima al fine riunendosi in volo, ch’altro intelletto imbriglia.
data | autore | commento (si può commentare solo se si è loggati) | |
16-03-2016 | Riggio Nicasio |
Se meraviglia è l’uomo, è nella sua capacità di interpretare la realtà quanto più possibile veritiera (s’approssima al fine) e in fine tramandarla (riunendosi in volo) nell’idea che ciascuno di noi si è fatta e che viene continuamente ripresa ed elaborata, aggiungendone un valore in più. Questo avviene in modo tangibile nella scienza. nella filosofia e nella poesia avviene per via intuitiva, quando il poeta alla continua ricerca di se stesso si pone delle domande, in un travaglio continuo, in tempi oscuri e in tempi sereni. ( I presocratici senza nessuna tecnologia, avevano già assunto il concetto di atomo, anche se non potevano dimostrarlo). Grazie per il commento ben sintetizzato. Ho voluto soltanto renderlo più esplicito, anche se il poeta è il meno adatto a commentare i propri versi. |
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16-03-2016 | Redazione Oceano | Nell’alterne stasi e peripezie della vita tutto appare “colore stinto” o “fronde a soleggiare”. Tutto gira intorno nel ticchettio del tempo e nulla tace la realtà: “ idea che s’approssima alla fine”. |