Sole avaro

Nero dietro lo scoglio muore
oggi il mare. In note che non osai
suonare nelle notti invernali
Amo l'estate come Dio ama il vento.

Un'oasi nel sogno mi cantava
la fine dell'alba sitibonda 
e lo splendore gioiso del
giorno. Invece rarità di
luce tra una nuvola e l'altra
Amo l'estate come Dio respira la sera.

Nottambule lucciole dove sarete 
in questi nuovi fantasmi estivi
E quanti profumi non s'odono più
Lenta trema la luce tra gli spazi
intranuvolari. Sono tanti glia anni
amari. Il sole è avaro! No! Non dirai
Amo ancora come Dio sostanzia le terre!
Ammantato d'oro nuoto nell'altro sogno!
Nuoto dove bevo un sole avaro di
tutte l'altre salvezze ignaro.
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Pubblicata il 02-11-2012

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Commento dell'autore

...uno strappo estivo, 
senza malinconia 
ma con evidenza di destino
esistenzialista...