Furto del cuore

La casa offuscata nelle nebbie
si consumò, come la tua anima
danzando un vortice di anni lunatici

Hai ancora per tuo custode il
cuore antico. Rifallo allora ti dico
t'invoco dall'ombre dun'altra notte
rifallo d'argilla o di sogno 
ma chiamalo adesso alla vita
lo stesso felice battito di ieri

Vedi in tutto il paese è primavera
Un altro Aprile e ho voglio di
scordarti, se non segui le rondini
se non tremi dalla buia stanza
con le lacrime remote
questa pioggia vitale

La casa liberata! Era teatro di fantasmi
S'accende come le nostre anime
Fratelli nello stesso passo, danziamo
lune su lune...oh se fossimo stelle!

Lo stesso battito di ieri è nelle stelle
divenuto tremore e nutrimento di quelle.
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Pubblicata il 03-07-2012

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