Furto del cuore
La casa offuscata nelle nebbie si consumò, come la tua anima danzando un vortice di anni lunatici Hai ancora per tuo custode il cuore antico. Rifallo allora ti dico t'invoco dall'ombre dun'altra notte rifallo d'argilla o di sogno ma chiamalo adesso alla vita lo stesso felice battito di ieri Vedi in tutto il paese è primavera Un altro Aprile e ho voglio di scordarti, se non segui le rondini se non tremi dalla buia stanza con le lacrime remote questa pioggia vitale La casa liberata! Era teatro di fantasmi S'accende come le nostre anime Fratelli nello stesso passo, danziamo lune su lune...oh se fossimo stelle! Lo stesso battito di ieri è nelle stelle divenuto tremore e nutrimento di quelle.
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