Barboni

Quanti letti di cartone
sotto ai ponti,
in una stazione,
in un angolo di via,
in un parco,
su di una panchina.

Le stelle
rivolte sulla terra,
fanno compagnia
al popolo dei barboni,
fuggiti dalle delusioni.

Non c'è un sorriso su quei volti
abbandonati dal destino,
sempre più emarginati
dal vuoto della vita.

Figli di questo mondo senza uno stato,
figli di DIO,
e nemici di una società malata
che non vede sofferenza.

Sotto il ciel di primavera,
con il caldo dell'estate,
sempre in giro per le strade
a cercar nei cassonetti
qualche cosa da mangiare.

In autunno basta un fuocherello
per tenere caldo il corpo.

Ma in inverno,con il freddo,
per il popolo dei barboni,
che non hanno una dimora,
il sussurro della morte
accompagna nella notte.
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Pubblicata il 16-04-2013

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