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Non sono rondini nel cielo
in cerca della stagione mite.
Sono uomini, figli di questo mondo,
prigionieri della loro terra.

Immigrati senza una mèta,
con la luna che li guida
nel buio silenzioso del deserto.

Ammassati su di un camion,
trasportati come bestie,
e con tanta speranza
che si portano nel cuore,
attraversano quell'oceano di sabbia.

Ma le dune non sono il paradiso,
e anche DIO se ne sta lontano,
da quel caldo inferno del Sahara.

La vita non è un sogno,
e dovrebbe essere vissuta
con amore e dignità.

Se il DIO uomo pensa solo a sfruttare
quelle terre, calpestando la dignità
di quei popoli,
ci saranno sempre più flussi immigratori.