Josè Russotti

I nuovi emergenti: Lavinia Alberti

Riflessione e catarsi sono le parole chiavi che descrivono il suo modo di fare poesia. Una poesia asciutta, essenziale che è ragione di vita e rigenerazione dell’anima

In lei, seppur giovanissima, poesia e biografia sono strettamente legate: la seconda fornisce spesso alla prima materiale per poter attingere e scrivere. Ciò è evidente nelle esperienze maturate nel corso degli anni dove, tra curiosità culturali e divergenze di idee, scopre una dimensione della vita e della sofferenza che richiede nuovi mezzi espressivi per essere convenientemente espressa. Un esempio evidente di questa posizione lo si riscontra in Incoerenze, l’ultima raccolta di poesie dove, partendo dalle proprie emozioni, Alberti dà vita a versi vitali, enunciazioni chiare e fulminee, parole emerse dall’osservazione attenta della realtà che la circonda, riaffiorate all’improvviso come un fiume in piena.



I Contemporanei di Sicilia: Carmela Tuccari

Una poesia colta e raffinata in cui sentimenti e richiami interiori s’intrecciano e si fondono in un poliedrico mondo poetico, come intima essenza della sua anima inquieta

La Poesia è l’arte di comporre versi, riportare e suggerire sensazioni, impressioni ed emozioni tramite un’intima fusione di suoni ritmici e di armonie in grado di creare suggestioni estetiche e irreali. Il linguaggio spesso figurato, usato dalla Tuccari, unito alla strutturazione ipotattica del testo, alla pregnanza semantica e all’aggettivazione specifica delle parole, costituiscono gli elementi caratterizzanti che danno forma e contenuto alle continue discordanze del suo cuore. Una poesia, la sua, colta e raffinata, d’elevato assetto stilistico, ove i sentimenti, i richiami interiori, le continue osservazioni su ciò che è o avrebbe potuto essere, s’intrecciano e si fondono in un poliedrico proporsi poetico, come intima essenza della sua anima inquieta.

Margherita Calì raffinata poetessa cultrice dell’eros

Una poesia sgombra da ogni sottomissione culturale, che vola alta tra le pieghe più sfrenate senza mai sfiorare l’ordinaria trivialità pruriginosa e diviene, invece, canto sublime

La sua poesia nasce dall’esigenza di scavare nei meandri dell’anima. Quando leggo – dichiara la poetessa catanese – sono nuda completamente, sono le parole a vestirmi la pelle, le sillabe s’incuneano tra le dune del mio pensiero, bruciano la mia carne, la infiammano, la ritorcono, mi strappano le lacrime, mi donano un sorriso.






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