Un libro fotografico che ritrae la Berlino dei giorni nostri, una città che ha mantenuto in ogni suo aspetto quell'affascinante e inconfondibile carattere vintage
Vintage Berlin, di Cristina Leone è un catalogo fotografico, un’opera d’arte di tutto rispetto, realizzato con competenza, preparazione, plasticità, rappresentazione di una realtà 6scenograficamente equilibrata e con tutti i dettami necessari per destare un interesse divulgativo.
La Giornata della Memoria ci fa riflettere sull’importanza di ricordare gli eventi più drammatici della nostra Storia.
E mai come oggi aggiunge forza a un concetto fondamentale: la necessi-tà di non cedere all’odio e di non ripetere gli stessi errori
Se comprendere
è impossibile,
conoscere
è necessario
(Primo Levi)
Una storia avvincente, un romanzo di Ayelet Pianaro in cui le ambizioni politiche si amalgamano magistralmente con il fanatismo fondamentalista, per partorire violenza allo stato puro
Leggere il libro di Ayelet Pianaro fa un certo effetto. Sorpresa, ammirazione, imbarazzo ma soprattutto coinvolgimento. Non è poco e non soltanto per la complessità dell’ordito narrativo, orchestrato molto bene dal punto di vista letterario, ma anche per le tematiche trattate, tutte indistintamente di notevole importanza sociale, culturale, politica e umana. La Pianaro, nata a Vicenza trentasette anni fa, ha studiato è si è diplomata negli Stati Uniti, nel Nort Carolina. Solitamente nei suoi scritti tratta problemi sociologici; La Jihadista rappresenta il suo primo impegnativo esordio nel genere letterario Thriller Fantapolitico.
Credo non sia stato semplice districarsi, così egregiamente, in tematiche di estrema attualità, nelle quali si è inserita con competenza e precisa razionalità, sia sotto l’aspetto narrativo, esaustivo e fluido, che psicologico e intellettivo.
L’atmosfera peculiare e densa di mistero che si respira ad Erice ha di certo favorito il diffondersi di numerose leggende...
Che Enea, sfuggito alla distruzione di Troia, dopo sette anni di peregrinazioni, per terra e per mare sia passato e si sia fermato per ben due volte a Trapani, non lo dice solo Virgilio, per dovere di celebrazione del primordiale antenato d’Augusto imperatore, ma lo asseriscono anche altri storici che si sono dedicati, alternativamente, alle vicende dei profughi fuggiaschi da Troia e al volgere della storia ellenistica, della Magna Grecia e della Sicilia in particolare, lungo l’arco dei secoli, ciascuno in epoca diversa.
Cardiochirurgo esperto ed apprezzato, Marco Cirillo, autore del romanzo giallo intitolato Angoli del tempo, è anche un brillante e abile scrittore dalle notevoli capacità espressive e profonde riflessioni psicologiche. Ampia e feconda è la sua immaginazione. Animo poetico che fa capolino nella sua narrativa limpida e scorrevole.
Barone, il poeta-cantastorie che ama rivelare senza ristrettezze di pensiero il suo intimo diario: fatiche e gioie, irrequietezze e luminosità del suo vagabondare terreno
Recentemente è stato presentato l’ultimo libro di poesie di Nino Barone, apprezzato e ben noto autore di liriche in lingua siciliana. L’evento, che si è svolto a Trapani nei locali della Sala Laurentina, è stata introdotto dal commento tecnico della dotta ed esaustiva prefazione del professore Pasquale Gianno.
Già da tempo critici letterari apprezzano il talento lirico del poeta trapanese, considerato uno degli esponenti di spicco della tradizione letteraria popolare siciliana.
Con questa nuova silloge, intitolata Amor ti tocco, a dimostrazione della sua poliedrica capacità poetica, Barone si è cimentato per la prima volta con poesie in lingua italiana, una raccolta che rappresenta un evidente sintomo della sua maturazione artistica e letteraria.
Terza raccolta di poesie per Nino Barone che si presenta ai suoi lettori con un nuovo look. Liriche dal verso libero dai profondi contenuti sentimentali e sociali, pregne di termini siciliani desueti, ai quali l'autore ricorre per non disperdere il ricchissimo patrimonio linguistico isolano
La lingua di un popolo rappresenta le sue tradizioni, la sua storia e quella del popolo siciliano non poteva che produrre nei secoli un lessico ricco e vario, un dialetto dal linguaggio schietto, originale e verace che trova riscontro nell’uso quotidiano e popolare della comunicazione.
Con Petri senza tempu la poesia di Barone si colloca, a giusto titolo, nel filone della tradizione letteraria popolare siciliana.
Tralasciando il commento tecnico alla dotta, appassionata ed esaustiva prefazione del prof. Scalabrino al libro di Nino Barone, cercherò di esprimere il mio pensiero da semplice lettori appassionato della lingua siciliana.
Una plaquette composta di undici liriche per ricordare Federico García Lorca, non solo un recitativo dell’assenza come da sottotitolo, ma anche dell’immortalità
Non è facile né agevole scrivere qualcosa di perfettamente aderente e giustamente commensurata alla qualità di quest’opera cercando di commentarla nella sua esatta dimensione. È chiaro, come ha scritto con competenza il professore Nazario Pardini nella sua dotta prefazione, che si tratta di una elegia, un componimento letterario improntato a motivi di confessione autobiografica, di delicata mestizia e di forti sentimenti, indipendentemente dalla forma, la quale tuttavia si determina tradizionalmente nel così detto distico elegiaco.