Sinossi

Un saggio che ripercorre emblematiche indicazioni, cammini che la poesia confessionale americana aveva posto al centro della sua attenzione: lo sguardo al "Self"; l'interiorità del singolo che si rispecchia in un'identità nazionale, forse già globale, la critica della guerra come pratica del colonialismo mai davvero interrotto, ma solo mutato di semantica politica e giuridica, di assalto antropologico e di prospettive di conquista.

Eppure, al di là di queste linee di confine, oltre gli stessi versi, si intravedono i segnali della vita, i suoni provenienti da frontiere da varcare per proseguire il cammino e poter rinascere, ritrovando nella poesia una palingenesi esistenziale ed un'età di rinnovamento. La poesia americana confessionale si fa voce catechetica che annuncia una verità esistenziale, nascosta dal politico per opportunismi geo-strategici, per velleità economico-finanziarie: si tratta della salvezza dell'uomo raggiunto dalla guerra ovunque, traccia della debolezza del moderno, moderno in cui si ravvisa la manipolazione del messaggio di pace universale, scomposto, omologato alle "necessità" e alle urgenze della ragion di Stato e dei nuovi assiomi dell'imperialismo politico ed economico, entelechia della politica occidentale contemporanea, da cui emerge il rischio dell'autodistruzione della civiltà occidentale.

L'Autore

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