L'arazzo |
Il tempo ha consumato la sua trama la polvere offuscato le penombre un paesaggio onirico e spensierato festa autunnale con uva nei canestri. Giare, ginestre e fanciulle infiorate seni opulenti con tulle e tamburelli giocondi damerini un po' effeminati s'annusano come dei giovani vitelli. Un tempo l'ordito aveva un valore mani piene di calore e sapienza artigiani che con ore di pazienza celebravano la dea dell'abbondanza. Ora è solo una commedia senza nome che neppure in regalo oggi lo si vuole. |