Il canto della malinconia |
Si diffonde dentro ai silenzi della notte, muta in lacrime nascoste in fondo all’anima che si imprigiona e non perdona la tempesta. Arrivata qui nei sentieri più innocenti al mondo e non vi è più nessun cammino al di la della pioggia assetata di noi, appesi alle speranze con un filo che intimidisce ogni sforzo. Siamo come stagioni che consumano l’ambra dei giorni, e ci spogliano come foglie che si dissolvono tra gli implori per l’attesa del suo risveglio… Abbandonati nel canto della malinconia che ci rende invisibili dinanzi a lei che ancora dorme muta, assente, sospesa chissà in quale giorno… e non sa che è profonda la solitudine che si respira da quando non ha più parlato, né sorriso. Il sole si è scomposto e lacera ogni dipinto al mondo, come macchie scure che non si schiodano dai muri e tra la nebbia a brandelli ogni pezzo di cuore si ammala, nulla, sempre spento il suo viso e in noi la rabbia freme non accetta il silenzio, perché lei ci manca, ci manca davvero. |