Noi |
Non si udrebbe pari suono se fossimo d’incanto mani intrecciate di luce. Trasportare il fardello è la nostra ventura, mitigare luccichio di colori nei giorni infiniti, battuti di fango e d’argilla. Non serve sentire i silenzi, non s’ode alcun sospiro d’affanno, alcun passo verso l’incanto al di là dei confini esistenti. Vorrei danzassero luci e farfalle vibranti nel concerto di grilli impazziti, tra foglie ricurve di alberi stanchi e di tristi trifogli. Sarebbe sospiro di sguardi, calore di fuoco, la storia e il sogno impazzito. Faville di gioia di ultime nenie tra un rombo di tuoni incessante, un porto e un riparo. |