Tortura |
Nuda, umiliata, martoriata, supina sull’asfalto del mio tunnel, aspetto. La sua oscurità mi avvolge, voglio liberare la mia esistenza con pneumatici pietosi oscillanti sul mio corpo, macellare la mia carne, polverizzare le mie ossa. Speranza incompiuta. Sei arrivato tu. Suadente voce non mi hai permesso di andare. Mi hai preso per mano, portandomi dentro te nel tunnel buio della tua anima costellata di stelle velate che vuoi scoprire con me. Pizzichi la mia fantasia come le corde di quel violino che non vibrano senza te. I tuoi ritmi sono dolci e irruenti come le tue parole, leggeri aliti di vento sul mio collo, come il tuo vegliare su di me mentre annusi la mia essenza. Mia lenta, inesorabile tortura. |