La forza dell'esperienza |
Con l'ansia di Un amante Ho atteso la poesia Dal profondo di me stessa il suo tenero invito, Nella sua nascita ho creduto. Ma lei superba mi tradiva, Con voce capricciosa si faceva sentire, Invocata dalla malinconia, dalla mutevolezza. Ora non attendo più nulla E semplicemente prendo la poesia Senza il tremito e il forte desiderio Che si accompagnano all'amore. Ora le ordino di venire semplicemente Anche zoppicando E lei ubbidisce. Le piace la mia fierezza, Diventa docile Come una donna tenera Davanti al suo cavaliere Senza esitazione si arrende. Io l'afferro senza pietà, La presso, taglio, ritaglio Come un chirurgo fa con un tumore. Le abbasso le corna Anche se il mondo è cornuto. Essendo mia deve avere il mio volto, Da me creata Deve sentire le mie dita Che come vasaio la modellano, La girano, la lucidano. Poiché lei è musica, ritmo, Le impongo le mie note Perché lei accetti, risusciti Per chi ama la forza del suono, Per i maestri dell'udito. Poi io mi nascondo E scappo nell'assurdo grigiore, Ma lei torna da vendicatrice Lei copia quanto aleggia sul mio volto Mi si presenta come la mia interfaccia. |