Sapere di te (Preghiera di una madre) |
Curioso sapere di te da due strisce decise, un rosso acceso su uno stick di plastica bianca cartina di tornasole, alchimia di non so quale imprevisto demiurgo. Sei attesa, radice di silenzio principio di ogni possibile giorno ma breve è la misura del tuo esistere già strappi istanti al corso del tuo tempo, oggi solo una fitta impercettibile poi trepido sfarfallio d’ecografo polline di fiato, quieta distanza che attimo su attimo si colma. Io ti crescerò battito su battito con la perizia attenta d’un orefice a mani nude ti consegnerò quell’ingombrante vita che pretendi. Non avere fretta di essere mondo nulla andrà perduto, ti tratterrò l’effimero d’un fiore l’angusto spazio d’una neve. Non avere fretta, qui tutto scalcia conoscerai astio, menzogne d’uomini impietoso linciaggio d’anni, tu fanne limo profondo di sapienza verità, come di provvida pioggia rettitudine e inalterato amore. |