Le probabilità finite del vivere (a Stephen Hawking) |
Sogno di un infinito che non si lascia afferrare neppure dal cuore ed è un spazio dai molteplici sipari ogni sipario una probabilità di conoscere il mio letto ogni probabilità il gesto finito del vivere quando i sogni levigano il loro guscio e l’amore diventa un’abitudine che striscia in una scia la carne avvizzisce al cielo il cielo veglia su ossa che ricompongono nuove geometrie ogni geometria è un’onda che muore nel suo infrangersi alla morte corrisponde l’evolversi di un sogno e nel sognare resta l’infinito che cresce contromano sono il sinonimo di una croce piegata tra fili d’erba in un punto interrogativo ogni filo d’erba il principio di un volo ogni volo una nuova sorte che si spalanca sopra le stigmate che tracimano in orgasmi d’ombre quando la luna nasconde le sue fronde e un chiodo martella al soffitto storto dell’uomo che sono mi scava dentro il rogo di un presagio che partorisce eredità ogni eredità compone un tutto che scivola tra le mani in un congedo d’impasto celeste alla terra. E se le stelle fossero le efelidi di Dio? |