Il coraggio di sognare ancora |
Scendeva la sera,magica e luminosa mentre portava sulle spalle la notte albeggiante di stelle. La vita era nei campi,si raccoglievano i giunchi tra le canne al vento della laguna, dopo una spremitura alquanto arcaica si lasciavano essiccare per farne stuoie, servivano da tappeto da usare accoccolati al camino. Sui prati i primi boccioli primaverili, ornati di grazia campestre, umili e d'eterno profumo. il cielo gremito di uccelli, ogni specie a cercare nuovi amori per deporre piume calde e novelle. I sogni che uscivano come ombrelli in una giornata di pioggia, tutti colorati, nonostante la grigia giornata, respiri liberi e senza l'affanno dei monti, innanzi a me sorgeva l'aurora a ricordare i fanciulli anni. Limpido il cielo, ogni nube stazionava passeggera dando spazio al sole,non vi erano ombre, solo quelle birichine,prodotte dalle sagome di noi bambini mentre giocavamo a nascondino, e quelle scandite dal trascorrere delle ore che davano pienezza alla giornata al finir del giorno. I prati sempre verdi anche nel riflesso stanco e gioioso del tramonto. Nonostante il peso sulle scarpe accartocciate ed il vestito liso che aveva cucito il tempo il coraggio di sognare ancora ad occhi aperti frugando e spettinando la fantasia per accogliere nuove gemme e lasciarle in dono a madre terra. L'impronta incisiva di un breve passaggio e la sete che ancora berrà il suolo. L'anima in volo cullata nel mare avvolta di bagliori e mistero, vogliosa di rinascere...vagiti e strilli di gioia. |