Gaudio |
All'alba sboccia una fantastica stella, un soffio di speranza del domani culla un sogno, "sollazzo e riso", ridestano la gioventù "ch'ormai cede alla sera". Gioiose grida e spensierati ricordi s'affacciano negl'occhi e l'alma vola "sazia d'amore". Beltà giace nel tempo andato, oh, verd' anni indimenticabili! Il volteggiar del fresco sorriso è l'immenso mondo nel mirar il soleggiato sguardo divenir amabile amore. Smarrita gioventù, i remi fluttuano nell'oblio, miracolo di Primavera difende "il cuore dalle ferite" e meriggio vibra "dolce nota" nel petto. L'amore del sogno tesse nel regno della fiaba, il sole scalda il cor e resina dà per stupire gl'occhi stanchi. È qui la meta mancante del cielo, è qui per far ballare il pensiero eliminando i cataclismi nella nebbia. Un'eco scorge a riportar la cascata della gioia, lentamente l'alma affonda nel paradiso del cuore, e l'oscuro cielo di vita fugge. Sbendata la notte, l'orizzonte accarezza cavalcando le onde dell'eterna aurora. Quandanche il grigio guerriero cavalca nell'alma sua, l'Occhio scruta "il sol della vita", e il ritardar dell'agguato con passo stanco, aspetta la sorte. |