Sentire |
Senz'ancora ora la parola è respirata e freme e il fiato è un pavido merletto che luce inusitata indora. Il vento non cessa di sbiancare quel fragile bisbiglio di materia viva che pulsa e poi t'investe e ti riveste e senza posa imprime origami di vita che come amebe plastiche urtano incontrastate la linea che del tempo è già padrona. Lo spazio pone fine a sua mattanza e relegando avidi lapilli ruba la luce aspra innamorando il buio. Mite il silenzio scende e fende l'arcobaleno denso del sentire. |