Sussurrate parole |
Forse straccio vesti che aderiscono al respiro e libero il canto dai polmoni, come chiacchiericcio di becchi adunchi e, gabbiani alati sugli scogli. Mi raccolgo i capelli dentro fiati di libeccio e annodo lembi di sottane inzuppate di mare mentre la nube scodinzola la pioggia in questo inverno che lacrima l'assenza. Mi sento colma di lubrificanti oli e di sottili lame nel costato che non feriscono la pelle già dolente ma armeggiano tra i gangli dei miei sogni. Sussurrami gli incanti delle mani se questa luna immagina di noi, incauti viandanti di sommerse terre e fragili canneti di temporali. |