Echi dalla luna |
Chi è ' che parla e' la Luna ora limbo delle credenze dei sopravvissuti al parto, trionfi illusi intramontabili dei mai sorti, vomitati dalla vita in stallo ai venti linfa di realtà, e credendosi in vita camminano In una terra dei non uomini Feroci si dimenano come canne Al soffio dello spreco, Gonfi di ego, Marciano come lenzuoli Nella certezza,stolti, Del loro primo amore La gloria, vana ovunque, Credono la loro storia, Sciocchi , e accrescono purtroppo, Si uniscono in bolle di sapone Fotografie, imitazioni Spalle strette Giubbe di rame Si modellano al momento Come replicanti fioriscono E mi inorridiscono Con i loro pallidi Pensieri Vili mai prodighi Si camuffato con colletti Dalle belle cravatte |