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Osservatorio culturale a cura di Oceano Edizioni

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                                                                                                                                     perbole:  all’infinito.  Per  chiarire:
                                                                                                                                     se un parlante l’italiano dimentica
                                                                                                                                     di  esprimere  un  complemento  o
       Breve comparazione tra le strutture dell’italiano e del tedesco,                                                              l’altro appartenente alla specifica-
       aperte e chiuse rispettivamente, in breve rimando a una prospettiva                                                           zione  o  precisazione  relativa  a
       sull’antica origine dei linguaggi                                                                                             una frase retta da un determinato
                                                                                                                                     verbo,  può  aggiungerlo  anche  in
                                                                                                                                     frasi diverse quando gli venga in
                                                                                                                                     mente, meno precisamente quanto
                                                                                                                                     a logica, in quanto la struttura a-
                                                                                                                                     perta lo consente agevolmente, li-
                                                                                                                                     beramente. Al contrario nel tede-
                                                                                                                                     sco i verbi chiudono le secondarie
                                                                                                                                     stando  tutti  all’ultimo  posto  e,
                                                                                                                                     nella frase principale – a parte il
        di RITA MASCIALINO                                                                                                           verbo coniugato a modo finito che
                                                                                                                                     sta  ferreamente  al  secondo  posto
                                                                                                                                     –,  le  ulteriori  parti  del  costrutto
                                                                                                                                     verbale come le particelle separa-
                                                                                                                                     bili  o  i  participi  passati  e  gli  in-
                                                                                                                                     finiti  eventuali  stanno  comunque
              e  lingue  esprimono  nella                                                                                            alla fine della frase chiudendola a
       loro  grammatica  o  morfologia  e                                                                                            loro volta così che non è possibile
       sintassi,  nonché  nell’organizza-                                                                                            dimenticare  alcunché  di  perti-
       zione del lessico e in primis nella                                                                                           nente  a  un  determinato  verbo  e
       fonetica,  nell’insieme  dei  suoni,                                                                                          quindi  a  una  determinata  frase  e
       intonazioni,  ritmi  e  preferenze                                                                                            aggiungerlo  liberamente  altrove
       per  determinati fonemi  piuttosto                                                                                            dove gli pertiene di stare – salvo a
       che  per  altri,  la  personalità  dei                                                                                        sbagliare piuttosto crassamente la
       popoli, degli individui parlanti le                                                                                           grammatica. A livello logico deri-
       varie  lingue  madri,  nelle  quali                                                                                           va  da  ciò  che  l’organizzazione
       consiste  la  prima  programma-                                                                                               dell’eloquio  nella  lingua  tedesca
       zione  ambientale  che  il  cervello                                                                                          raggiunga  concatenazioni  concet-
       impara  a  partire  dalla  nascita                                                                                            tuali  di  tutto  rilievo.  In  altri  ter-
       dell’individuo  e  anche  già  nel                                                                                            mini: un tedesco non può infran-
       tempo  fetale  secondo  i  suoni  –   noi più lontani quali tra gli altri i  eventualmente  particelle  verbali  sto  della  frase  al  secondo  posto   gere  le  regole  fisse  della  costru-
       lasciando qui stare ogni ulteriore   rettili il cui cervello è vivo e ve-  cosiddette  separabili.  Tale  tipo  dopo  il  soggetto,  questo  tranne   zione  della  frase  nella  quale  per
       influsso  prenatale.  La  base  lin-  geto nel nostro cranio con i pro-  di  costruzione  chiusa  è  una  ca-  piccole ininfluenti varianti.   altro  non  può  mettere  i  comple-
       guistica  della  personalità  si  in-  grammi  arcaici  appunto  rettilia-  ratteristica  che  fa  del  tedesco  Certo, le – complicatissime – va-  menti dove voglia, ma dove deve
       treccia  con  genetica  e  ambiente   ni, senza parola, ma indispensa-  una  lingua  alquanto  particolare  riazioni di accento nel periodare   esprimerli  secondo  uno  schema
       della prima formazione ed è que-  bili  alla  nostra  sopravvivenza,  per aspetti strutturali rispetto ad  sono evidentemente un’oggettiva   stabilito  e  con  poche  eccezioni
       sto complesso insieme di compo-  ossia  senza  i  quali  non  potrem-  altre  lingue  presenti  nel  mondo  motivazione  rilevante  del  citato   anche  per  la  loro  successione,  in
       nenti  interagenti  reciprocamente   mo esistere o cesseremmo di esi-  che hanno da tempo anticipato i  spostamento. Aggiungerei un’os-  un ingabbiamento che depone per
       quanto  forma  e  differenzia  l’os-  stere  immediatamente,  ciò  per  verbi  agli  inizi  delle  frasi  prin-  servazione  atta  a  dare  ragione   una  enorme  precisione  logico-te-
       satura  dell’identità  logica  e  psi-  non retrocedere oltre nell’evolu-  cipali  e  secondarie,  costruzione  della motivazione logica e psico-  cnica  e  per  una  scarsa  disponi-
       cologica  dei  popoli  –  eccezioni   zione  delle  varie  forme  di  vita  SVO,  ossia  Soggetto,  Verbo,  logica  dello  spostamento  di  ac-  bilità  alla  trasgressione  delle  re-
       ci  possono  essere  nell’eventuale   fino a giungere all’inorganico, al  Oggetto  mentre  il  tedesco  man-  centi,  della  quale  potrebbe  stare   gole,  di  quanto  programmato,
       cambio  di  lingua  madre  se  que-  non vivo, alla più antica memo-  tiene appunto una struttura con i  a  monte.  Bisognerebbe  di  fatto   questo  in  generale.  Nella  lingua
       sto  avviene  nell’infanzia  e  pri-  ria degli elementi chimici senza  verbi in fondo o SOV, Soggetto,  sapere  come  mai  accada  uno   italiana la struttura aperta e intrec-
       missima  fanciullezza  e  all’inter-  vita  codificati  nelle  nostre  Oggetto,  Verbo  o  parti  verbali.  spostamento  di  accenti,  ciò  che   ciata  di  frase  dentro  frase  come
       no  di  condizioni  particolari  che   cellule,  senza  la  quale  memoria  Qualcosa  di  simile,  in  sedice-  non  è  chiarito  sufficientemente   già  in  latino  suo  stadio  antico  –
       in questo studio non si trattano.    pure  non  ci  sarebbe  stata  né  simo, si trova ancora qui e là nei  nella teoria in questione o in al-  ciò che in tedesco è possibile solo
       Le  lingue  madri,  di  cui  è  il  di-  potrebbe  continuare  a  esserci  la  dialetti o usi linguistici del Meri-  tre  affini.  Sappiamo  soprattutto   con  le  incidentali  o  le  relative,
       scorso,  costituiscono,  sul  piano   vita.  In  altri  termini,  le  lingue  dione: la più stretta vicinanza al  dalla  riflessione  logica  che  le   tuttavia ove non sia possibile col-
       culturale, il più grande magazzi-  comunque,  secondo  la  direttrice  latino,  lingua  facente  capo  alla  parole  articolate  dalle  arcaiche   locarle dopo la fine di altre frasi –
       no  per  la  più  antica  memoria   evoluzionistica,  mostrano  di  a-  famiglia  indoeuropea,  ha  fatto  scimmie,  che  iniziavano  a  par-  esprime senz’altro una minore ac-
       preistorica e storica dell’umanità   vere una memoria conscia e in-  conservare  la  costruzione  SOV,  lare,  dovevano  essere  relative  a   curatezza  sul  piano  logico,  ma
       come  usi  e  costumi  pratici  e   conscia della vita sul piano cul-  non frequente, ma utilizzata qua-  oggetti,  ossia  erano  nomi  o  so-  consente una molto maggiore do-
       mentali,  comportamenti,  visioni   turale,  a  grandissime  linee:  ap-  si  come  vezzo  ogni  tanto,  per  stantivi accompagnati da indica-  se  di  improvvisazioni,  di  intui-
       del mondo, ossia come memoria   punto storica e, in gran parte di-  fare un esempio noto a tutti, tra  zioni  con  la  mano  verso  l’og-  zioni  e  concetti  che  possono  ve-
       dei modi di pensare, affrontare e   venuta inconscia, preistorica, ar-  l’altro, dalla serie televisiva sici-  getto  rozzamente  espresso  con   nire  in  mente  in  secondi  o  altri
       capire  l’esperienza,  qualsiasi  e-  caica.                   liana  nelle  telefonate  del  com-  un suono o insieme di suoni qua-  momenti più agevolmente dato il
       sperienza,  ossia  la  vita  in  tutti  i   Dopo la premessa di ordine ge-  missario:  Montalbano  sono  in  li anticipazioni di parole.   tipo citato di costruzione aperta.
       dettagli  possibili  comprensiva   nerale di cui sopra relativa, mol-  luogo di Sono Montalbano come  Dopo  tempi  lunghissimi  difficili   Così la struttura chiusa e la strut-
       del  dettaglio  della  morte  e  dei   to a grandi linee, a una delle pro-  si  direbbe  assolutamente  nel  da  localizzare  cronologicamente   tura  aperta  corrispondono,  per
       miti  ad  essa  riferiti.  Un  magaz-  spettive  rilevanti  in  cui  si  pone  Nord Italia.    – le ipotesi al proposito sono in-  parte  loro,  a  personalità  diame-
       zino  di  spazialità  dinamiche   la  Rubrica  Psicologia  e  logica  Nel  sopra  citato  Indoeuropeo  i  numerevoli  –  la  semplice  accu-  tralmente opposte nei due popoli:
       (Mascialino 1997 e segg.) in cui   dei  popoli,  veniamo  per  una  e-  verbi  stanno  sempre  all’ultimo  mulazione  di  nomi  non  poteva   da un lato la precisione logica e la
       i Primati, l’Ordine delle Scimmie   semplificazione  a  una  breve  posto,  sia  nelle  principali  che  più bastare nel progresso per così   capacità  organizzativa  fino  alla
       cui  appartiene  l’uomo,  già  da   comparazione  tra  le  strutture  nelle secondarie, ossia chiudono  dire tecnologico della società. A   più  ossessiva  pedanteria,  dall’al-
       epoche prive di parola come so-  dell’italiano e del tedesco, aperte  le  frasi.  Nello  studio  di  Evelyn  questo punto, da ultimo nel len-  tra la libera intuizione a spese del-
       no  conosciute  ora  e  anche  altre   e chiuse rispettivamente, in bre-  Frey (1994) viene data affidabi-  tissimo prosieguo della serie se-  l’attenzione alla precisione logica
       forme  animali  evoluzionistica-  ve  rimando  a  una  prospettiva  –  lità, in particolare tra varie teorie  mantica,  compare  il  verbo  che   e della capacità organizzativa, per
       mente precedenti ai Primati han-  una  sola  tra  le  numerose  possi-  a  disposizione,  a  una  teoria  di  indica  un  concetto  astratto,  non   menzionare  solo  caratteristiche
       no comunque lasciato il loro se-  bili – sull’antica origine dei lin-  linguistica tra le più accreditate,  un oggetto, ossia l’azione neces-  molto  generali  logiche e  psicolo-
       gno  quali  esperienze  della  vita   guaggi.                  secondo la quale la motivazione  saria a una comunicazione più e-  giche  corrispondenti  rispettiva-
       anteriori  all’espressione  lingui-  La lingua tedesca ha conservato,  dell’anticipazione  dei  verbi  dal-  satta e avanzata, più agevolmen-  mente alle due strutture – psicolo-
       stica, ossia quali radici profonde   come ormai unica in tutte le lin-  l’ultimo  al  secondo  posto  nelle  te  e  rapidamente  comprensibile   gicamente  risulta  più  tranquilla-
       e  inconsce  del  successivo  lin-  gue  germaniche,  tranne  sparse  frasi  principali  e  secondarie  in  che nella vecchia abitudine di cui   mente  affrontabile  la  presenza
       guaggio,  indelebilmente  presenti   memorie rimaste di rado qui e là  generale  risiederebbe  nei  muta-  testé  un  riferimento.  Quanto,   della struttura aperta dell’italiano,
       e, per il possibile, identificabili.   in  alcune  di  queste  lingue,  la  menti  dell’accentazione  nella  dopo le premesse, alla compara-  mentre  la  struttura  chiusa  del  te-
       Per  chiarire:  radici  memorizzate   struttura  più  antica,  quella  che  frase.             zione dell’italiano con il tedesco,   desco  improntata  alla  più  rigida
       nella vita di animali non parlanti   pone il verbo in fondo alla frase  In altri termini: variazioni di ac-  balza  all’occhio  come  l’italiano   gabbia  logica  non  lascia  scampo
       e  divenute  inconsce  nel  tempo,   dopo  tutti  gli  eventuali  comple-  cento  nella  sintassi  delle  lingue  anticipi i verbi, non sempre al se-  alla libertà espressiva, ovviamen-
       soprattutto  dei  primati  antropo-  menti,  anche  nella  frase  princi-  avrebbero anticipato il verbo fi-  condo posto, nei primi posti del-  te  con  gli  intuibili  pro  e  contra
       morfi quali parenti a noi più vi-  pale per quanto concerne il par-  nito  della  principale  oltre  che  le frasi in una sintassi o struttura   relativi  ai  due  modi  di  vedere  il
       cini,  ma  anche  di  animali  a  noi     ticipio passato, l’infinito nonché    della  secondaria  dall’ultimo  po-   del periodare da definirsi aperta,   mondo.
       .                               .                              .                               .
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