Il vernissage è stato patrocinato dal Comune di Deliceto e dall'Assessorato alla Cultura, dalla Pro- Loco di Deliceto, dal Lions Club Monti Dauni Meridionali, dalla FIDAPA BPW ITALY sez. FOGGIA CAPITANATA e dall'Associazione culturale L'Oceano nell'Anima.

Successivamente all'intervento del sindaco Pasquale Bizzarro - entusiasta per l'eco dell'evento - anche un momento letterario con la presentazione del romanzo "Il richiamo", Oceano Edizioni della scrittrice, poetessa Maria Teresa Infante di San Severo, affiancata dalla voce narrante dell'attrice teatrale Rosa d'Onofrio e dello scrittore, giornalista Duilio Paiano. Tra i paesaggi rurali suggestivi del comune foggiano - in posizione strategica tra il Tavoliere delle Puglie e l'Appennino campano - ben si è inserito "Il richiamo" con i suoi contenuti che parlano di radici, di terra, emigrazione, orgoglio e dignità dimenticate che la Infante ha inteso riportare alla memoria, forte dell'amore per i luoghi natii.

La risposta del pubblico e la presenza di esponenti di prestigio del mondo culturale locale è stata la conferma della valenza dell'evento che ben ha saputo assemblare e armonizzare varie forme e linguaggi artistici, grazie all'impegno e alla professionalità dei due curatori.

La Collettiva che resterà aperta fino al 31 agosto, con ingresso gratuito. Non si può non rispondere al "richiamo" dell'arte tra le spesse mura normanno-sveve in cui sembra di andare a ritroso nel tempo con i piedi saldamente ancorati al presente tra le bellezze amene di luoghi, che conservano intatta l'antica magia di un passato, con trascorsi perfettamente incastonati tra vecchio che si rinnova e nuovo che avanza.

    "Muse al Castello" Mostra d'Arte contemporanea a Deliceto

    Lunedì 5 agosto 2019 a Deliceto, il suggestivo borgo del Subappennino Dauno meridionale, in provincia di Foggia, è stata inaugurata la Mostra d'Arte contemporanea "Muse al castello" curata dal critico d'arte Rocco Marino e dall'artista Michelangelo Pietradura.

    L'evento, con inizio alle ore 18.00, è stato introdotto dal critico Marino, presso la "Sala Magna" del Castello normanno-svevo, che ne ha delineato le caratteristiche e i contenuti artistici alla presenza di un pubblico attento e interessato.

    La Collettiva, alla sua terza edizione, ha occupato quattro sale dell'imponente fortezza le cui origini si fanno risalire al 1100 - in ottimo stato di conservazione grazie anche ad attenti interventi di restauro - con opere che vanno dalla scultura alla pittura, dall'incisione alla fotografia, fino alla moda, alla performance e alle installazioni. I visitatori hanno potuto ammirare le fotografie di Valerio Agricola che immortalano i riti della Settimana Santa; i ritratti fotografici di Pasquale de Antonis, Edoardo Fiorito e Mario Cusimano; le fotografie paesaggistiche di Marco Schifano e di Eyal Baruch; le tele fasciate di Anna Maria Sacconi; i disegni di Marilù Eustachio; i racconti erotici fortemente espressionisti di Jim Picco; l'installazione ambientale di Vize Ruffo; le tele dipinte di Michelangelo Pietradura e Rosalba Casmiro dal blu intenso; la natura morta realizzata da Bice Brichetto; le stampe inkjet di Eros Renzetti; le sculture steliformi di Sergio Rubini; le ceramiche biomorfe di Sabino de Nichilo; le donne di Stefania Piccirilli, di Paolo Bielli e di Naoya Takahara.