Premio Accademico di Letteratura "L.A.Seneca" - V ediz.
Sannicandro di Bari - 03 Oct 2021
Il Premio Accademico Internazionale di Letteratura Contemporanea Lucius Annaes Seneca volto alla significazione e alla valorizzazione delle espressioni creative dell'umano e apre alla partecipazione di opere in poesia e narrativa, edite o inedite.
Appare evidente che la decadenza dei valori di pensiero del periodo storico attuale necessita con urgenza che l'uomo riacquisti la proprio umanità, che il pensiero si faccia storia attraverso il colloquio con l'Arte di cui la Poesia è la voce universale. Il Premio Letterario ha la sua ragione nel dare il suo contributo attraverso la sensibilità e la libertà intellettuale di autori, italiani o stranieri, che desiderino confrontarsi su diversi percorsi letterari, con lo scopo di stimolare e valorizzare la propria creatività.
Grande è stata la fortuna di Seneca, come filosofo, per la suggestione del suo discorso sull'uomo, sulla sua fragilità e sulla sua grandezza; sui temi del suo rapporto con gli altri e davanti alla morte, trattati con una sensibilità così intensa, così "moderna", da colpire fortemente il lettore medievale e, ancor più, quello moderno. Il pensiero di Seneca sulla vita insiste sul senso della fugacità del tempo, che va accentuandosi sempre più col trascorrere degli anni, della precarietà dell'esistenza individuale: tutto è travolto, come in una corsa vertiginosa, noi siamo impegnati in una fuga incessante. Seneca, il moralista, il politico, espertissimo del mondo, vede gli uomini del suo tempo, gli uomini, potremmo dire, di ogni tempo: come creature deboli, ignare, vittime di continue, tenaci, invincibili illusioni, dovute agli impulsi irrazionali, da cui si lasciano dominare. La via per la salvezza e la felicità è una sola: quella che si percorre frenando le passioni sconvolgenti, portando ordine nel proprio animo mediante la ragione. Non a caso, la sua produzione è un classico della letteratura universale, in quanto è diventata un modello di riferimento e di imitazione.
Da qui la scelta di Seneca quale personaggio a cui è stato dedicato il premio, nata dall'esigenza di fare riflettere i concorrenti su temi fondanti della vita, o che almeno dovrebbero essere tali, imperativi imprescindibili nel percorso di vita di ciascun essere umano, ossia la capacità di distinguere tra lecito e illecito, tra ordine e disordine, tra giustizia e ingiustizia, tra giusto e sbagliato, tra ciò per cui vale la pena vivere e ciò che dà l'impressione di aiutare a vivere mentre a poco a poco, silente, priva della vita stessa.
Senza la filosofia l'anima è malata; anche il corpo, se pure è in forze, è sano come può esserlo quello di un pazzo o di un forsennato. Perciò, se vorrai star bene, cura soprattutto la salute dell'anima, e poi quella del corpo. (L.A. Seneca)
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