Dal 14 gennaio 2022 si trova in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming Sopra un ring (Stage One), il nuovo singolo di Fabio De Vincente. Un brano molto intenso che mette a nudo le difficoltà di un cantautore che lotta fino alla fine contro tutto e tutti per rimanere in piedi. Tuttavia, una canzone che ci racconta frammenti della nostra vita se pensiamo che ogni giorno affrontiamo delle difficoltà e possiamo paragonare l’esistenza proprio a un “Ring” per affrontare le sfide. Ma chi è Fabio De Vincente? Conosciamolo attraverso le sue parole.
Ciao Fabio, benvenuto in OceanoNews. Conosco la tua biografia artistica, sei definito “l’aristocratico di strada”, tale definizione racchiude quello che è stato ed è il tuo stile di vita. Il carattere ribelle, il desiderio di evasione, lo spirito libero, contro le regole. Fin da piccolo quando chiedevano cosa volessi fare da grande rispondevi: “il musicista”. All’età di diciassette anni sei rimasto sei mesi in casa, a scrivere poesie e dipingere, senza mai uscire. Mi racconti come è nata questa tua passione per la musica e l’esigenza di dipingere e scrivere?
In effetti hai ragione, avevo cinque anni quando ho iniziato ad approcciarmi alla mia tastierina, poi a dieci anni ho scelto il pianoforte come compagno di vita e a dodici ho iniziato a scrivere e non mi sono più fermato. La passione per la musica, la scrittura e pittura, nasce da un bisogno innato, c’è sempre l’esigenza di buttare fuori quello che tieni dentro, le sofferenze, piaceri o gioie.
Grazie alle doti di intrattenitore suoni il piano e sei la voce nei più prestigiosi club di Torino, Alassio, Capri, Costa Smeralda, Montecarlo, Londra, New York e molti altri, e per eventi privati esclusivi. Sei stato ospite su Rai 1 da Maurizio Costanzo, hai presentato il singolo Come quando fuori piove . Dopo l’uscita di One life one show apri il concerto di Francesco Sarcina (Le Vibrazioni) e partecipi a The Voice of Italy 2016 esordendo al pianoforte con Say Something entrando nel team Dolcenera, nonostante anche Max Pezzali, Raffaella Carrà ed Emis Killa lo avrebbero desiderato. Per tutti sei un “musicista d’esperienza”, per Giorgio Moroder sei “quello che potrebbe avere un successo discografico”. Apri il live di Dolcenera e dopo un breve tour tra Los Angeles e Las Vegas (dove rischi l’arresto tre volte in cinque giorni) torni in Italia come giurato per due Music talent con Moreno e Francesco Facchinetti. Per tre edizioni sei finalista di Sanremo Giovani, nel 2019 con Come nelle favole , brano che esce, dopo un lungo difficile periodo, ad aprile 2021, primo singolo del tuo nuovo progetto, entrando subito nelle classifiche. I successivi tre singoli vanno in classifica e conquistano articoli e passaggi su testate e radio nazionali. Inauguri il 2022 con Sopra un ring , un pezzo intenso, profondo e devo dire che mi è piaciuto molto. Mi parli di questo pezzo?
Grazie per le tue parole! Sopra un ring è una metafora della vita, quando nella stessa ti trovi all’angolo perché cadi, ma penso che rialzarsi sia un obbligo per dare senso alla nostra esistenza, e quindi continuare a lottare. Certamente, ci sono momenti fatti di grandi batoste. Si può perdere qualche ripresa, si può anche andare al tappeto ma rialzarsi e finire l’incontro dà un senso alla nostra esistenza che si spera sia sempre vincente”. Sopra un ring vuole essere uno sprone a non arrendersi mai.
E abbiamo sempre più bisogno di tali messaggi. Parlando di questo pezzo hai dichiarato che “non bisogna mostrarsi mai vulnerabili perché è proprio allora che vieni colpito ancora più duramente” aggiungendo che non esiste nessuna ragione per mollare, smettere di inseguire sogni e obiettivi con la stessa determinazione e ambizione di sempre. Ne farai un disco?
Sicuramente! Al momento però continuerò a lanciare altri brani e spero successivamente non soltanto in un disco ma tanti altri.
E io ti auguro con tutto il cuore che la tua carriera artistica proceda secondo i tuoi desideri. Prima di salutarci, ricordiamo il videoclip di Sopra un ring, che racconta il passaggio di consegne di guantoni da boxe da padre in figlio, di generazione in generazione, come metafora per affrontare la vita a denti stretti. Spero ti seguano in tanti. Grazie per essere stato con noi, un caro saluto e alla prossima.
Grazie a te Giuseppe, un saluto ai lettori e alla redazione di OceanoNews.