Intervista di Giuseppe Iannozzi all'autore Vittorio Sartarelli
Dunque, Vittorio Sartarelli, Eventi rimembran-ze e personaggi della memoria è la tua ultima fatica, racconti della giovinezza, della memo-ria. Quale l’impellente necessità di consegnare al lettore questi racconti memorialistici, in un momento storico che tende a seppellire il vecchio credendo che la tecnologia sarà il futu-ro più giusto e sicuro per l’umanità?
Personalmente, penso che faccia bene parlare del passato, quando non è utile e addirittura necessario, l’ho sempre scritto sin dalle mie prime pubblicazioni ed è un pensiero, questo, ribadito da molte persone certo molto più qualificate ed esperte di me. Non c’è futuro senza passato, tutti noi in fondo, di là del fatto fisico, biologico o intellettivo, siamo la testimonianza vivente del nostro passato, in noi c’è tutto un uni-verso di storia, di scienza, di progresso e d’umanità acquisito attraverso i secoli se non i millenni.
Autore del romanzo "Una vita difficile"
Chi è lo scrittore Vittorio Sartarelli? In tanti, forse in troppi, oggi scrivono libri: perlopiù ci si trova a dover fare i conti con lavori scritti o da ghostwriter o rimaneggiati dagli editor in maniera davvero pesante. lei invece, Vittorio, è uno scrittore passionale che scrive per rac-contare la realtà, soprattutto esperienze per-sonali che possono tornare poi utili al pros-simo.
Sono uno scrittore che si esprime con realismo e semplicità e che si basa sulla linea della più tipica narrativa verista” così sono stato etichettato dalla Dottoressa Pasqualina Genovese D’Orazio, critico artistico letterario dell’Accademia Internazionale “Francesco Petrarca “di Viterbo.