Romanzo tra Storia, pirateria, amore e società mediterranee del XVIII secolo
La Tonnara dei Pirati CETARIA (La Moderna Edizioni Enna, 2019), romanzo avvincente e ben costruito nella trama e nell’impianto discorsivo, rappresenta il capolavoro letterario di Giuseppe Mistretta.
Poeta, scrittore e drammaturgo di indubbio valore, è profondamente legato da un amore atavico per la sua città, Enna, e per la sua provincia, baricentro geografico e fisico della Sicilia. Proprio qui, più aspre nei secoli sono state le divisioni tra le classi sociali, luoghi in cui, fino ad un passato non lontano, il lavoro nei campi e nelle miniere di zolfo è stato più che un diritto affermato verso la dignità, una vera e propria condanna, come affermava Ignazio Buttitta per il lavoro dei “jurnatari” nel latifondo e come ben narrato da Luigi Pirandello nella sua novella Ciaula scopre la luna. Ma Mistretta è legato anche indissolubilmente alla storia e alla cultura siciliana di cui oggi è un interprete emergente, ben noto nel panorama letterario della nostra regione e mi auguro presto dell’Italia.