Ma quello che preoccupa è la malattia
Spesso rimango sconcertato da quello che quest’epoca mette in scena. Tra le mille tragedie scellerate che si consumano nel sangue, vedo spuntare i segni premonitori della demenza senile.
Cito l’anacronistico riproporsi della sbalorditiva e quasi esilarante teoria “terrapiattista” come parte di un movimento di protesta irrazionale chiamato “negazionismo”: l’arte di negare l’evidenza (quello che io considero il peccato che non verrà perdonato).
Questo presente mi sazia, non penso a nulla, solo guardo e cammino...
Esco per l’ormai solita passeggiata nel deserto, un deserto contaminato dall’uomo e dalla guerra. Affiorano semi sepolti i residui industriali, bidoni, lamiere contorte, crivellate dalla ruggine e pericolosi spezzoni di filo spinato affioranti ovunque, o ammassati in grandi matasse aggrovigliate. Semi affondata al largo, nel mare, giganteggia lo sventrato relitto di una petroliera, ma la luce, lo spazio e il silenzio conferiscono dignità di relitto a ciò che è solo spazzatura.