Recensione di Sandro Angelucci a "sacro cuore" di Franca Alaimo
Sono i giorni sontuosi/ in cui si incontrano fate,/ gnomi, creature miracolose./ Nei cortili, al sole,/ si tracciano gesti assoluti,/ fanno rumore di biglie di vetro/ le risa, nell’aria./ All’ombra, nei giardini,/ si dormono quei sonni pesanti/ che hanno gli animali innocenti./ Finché arrivano i giorni normali,/ il bene diviso dal male,/ e la vita ha inizio dal niente.
È la lirica che apre la nuova raccolta di Franca Alaimo. Si sottintende, nella stessa, il termine 'individuo', la sua etimologia [comp. di in- e dividuus «diviso», che traduce il gr. ἄτομος: v. atomo] cioè inseparabile. Si è dunque davvero individui quando al Sole “fanno rumore di biglie di vetro/ le risa, nell'aria" e quando all'ombra "si dormono quei sonni pesanti/ che hanno gli animali innocenti".