La cultura dell’incontro al centro della poetica della musicista e letterata barese. Sui drammi della contemporaneità: «Le arti vanno messe al servizio della pace»
Straordinaria interprete di Beethoven o di Debussy al pianoforte, di Gaetano Greco all’organo, può suonare in solitaria, in compagnia dell’arpa o della tromba. O con l’orchestra. La sua tecnica va al di là delle note. E attinge a in repertorio vasto extra artistico: Annarosa Partipilo è un talento completo, maturo. Volto giovane e noto anche al territorio ionico, dal Golden Classical Music Awards alla terza edizione di Mousiké et Areté, il progetto di residenza artistica organizzato dal-l’orchestra Ico della Magna Grecia, i riconoscimenti ricevuti dalla 27enne barese raccontano di una personalità ecclettica che vive a tutto tondo con la Musica.
Vincitore della sezione “Giornalismo” alla VI edizione del Premio Seneca 2022 con "Quale memoria dopo Aushwitz. Il ruolo della poesia"
Alla sua prima partecipazione Michele Petullà vince la VI edizione del Premio Accademico Internazionale di Letteratura Contemporanea L. A. Seneca nella se-zione “Giornalismo.”
Laureato in Scienze Politiche e Sociali presso l’Uni-versità di Torino, ha conseguito il perfezionamento post-laurea in Teoria Critica della Società presso l’Università di Milano-Bicocca e il Diploma del Corso di Alta Formazione in Comunicazione e Cultura presso la Pontificia Università Lateranense di Roma. Giornalista pubblicista, sociologo e studioso di scienze sociali.
IN FOTO: Maria Teresa Rubeis, moglie del pittore Cesare Borsa, con l’Assessore Mauro Petricca e, al centro, la scrittrice Maria Assunta Oddi
La Società Operaia di Mutuo Soccorso, nel contesto della Maratona natalizia di beneficenza Telethon Italia, ha allestito, presso la propria sede in viale Duca Degli Abruzzi, da sabato 11 al 17 dicembre, la personale dell’artista Cesare Borsa. Di lui e della sua pregiata opera pittorica, hanno scritto intellettuali della Marsica come Vittoriano Esposito, Angelo Melchiorre, Ugo Maria Palanza, Giovanni Pagani, Antonio De Angelis, Giuseppe Buccella, Sergio Mazzei, Mario Guidotti e Gina Basso mettendo in risalto l’amore per la sua terra.
L’opera letteraria di Domenico Pisana è ormai all’attenzione nazionale
Opera letteraria – presentata dal 19 al 23 maggio 2022 al Salone Internazionale del Libro di Torino – in cui il prof. Domenico Pisana cura una rassegna di poetesse italiane contemporanee, prendendo in esame alcune loro sillogi, selezionando i versi più rappresentativi della loro produzione. Sono diciannove le autrici selezionate, ciascuna con una propria identità ben definita e un diverso percorso poetico. E un viaggio appassionante all'interno di universi linguistici e interiori variegati, non sono poche infatti le tematiche di interesse attuale trattate e vi è poi, in queste voci poetiche di donne, una forte tensione spirituale che si manifesta in ognuna di loro con un approccio differente sia sul piano dei contenuti che su quello stilistico.
Srebrenica. In Europa alla foce della notte e Veza Canetti. Autodafè di un amore, i libri del meritato successo del professore di Filosofie giuridiche e religioni del Medio ed Estremo Oriente alla VI Edizione del Premio Seneca
– Dopo aver conseguito la laurea presso l’Università degli Studi di Bari in Sociologia e Filosofia del Diritto e in Diritto Costituzionale, ho approfondito i miei studi nella Westfälische Wilhelms-Universität di Münster, occupandomi di Epistemologia giuridica, Ermeneutica filosofica e Teoria del diritto. Sussessivamente sono stato un paio di anni in Uruguay in qualità di Coor-dinatore di un progetto di cooperazione culturale in un incarico governativo dell’Unione Europea.
Così esordisce Gianfranco Longo, nato a Bari nel 1965, quando gli chiedo di parlarmi un po’ di se e della sua vita, mentre siamo seduti in un bar della centralissima via Sparano a Bari, nei pressi del-l’Ateneo dove insegna nel Dipartimento di Scienze Politiche.
Padre del Realismo Terminale
Il Realismo Terminale è paragonabile ad una potente Ferrari, ma come ogni macchina, solitamente ha bisogno di una regolare messa a punto da parte del capo officina, che ne conosce tutti i componenti. A dodici anni dall’uscita di fabbrica del RT, questa intervista a Guido Oldani si propone come una sua sapiente checklist di filtri, candele, cinghia, olio, frizione, batteria ed impianto frenante; infine, il controllo dei pneumatici, importanti per una perfetta tenuta ed aderenza sull’asfalto.
Pensieri riversi in posizione fetale
Torneremo a guardare il mare, edito da Oceano Edizioni 2021, è il suo penultimo libro, pubblicato nel marzo 2021. Come mai ha voluto specificare nel titolo Pensieri riversi, posizione fetale
Perché nel sottotitolo è la genesi dell’intero volume, simbolicamente ne rappresenta la nascita.
va in terza ristampa. Una sorpresa? Forse solo per lo stesso Autore
Paese di guadi una testimonianza storica, espressione di un territorio o di una generazione. Opera maestosa, lasciata al palo sia perché frutto di un bisogno spontaneo di esternazione, senza alcuna velleità editoriale e in seguito, quando già l’Autore riprese a esaminarla fu nuovamente tralasciata per dare spazio ai due romanzi Sopra non appare alcun cielo (2019, Robin-La Biblioteca del Vascello, Torino) e Il bosco di Marx (2021, Prospero, Milano).
Non è semplice descrivere una fatica letteraria complessa di oltre mille pagine e il bisogno da cui è scaturita e lascio che sia Marco Quarin a parlarne, sottolineando l’esigenza della pubblicazione a distanza di anni e poi le ristampe con lievi modifiche.