Un romanzo che nasce come gesto d’amore e di affetto nei confronti della città partenopea e del suo popolo
Purtroppo, al giorno d’oggi, i media esaltano le ombre più macabre e deludenti della città di cui gli antichi raccontano le beatitudini, raffigurandola come una bestia dai mille chiaro-scuri e soffocando la sua maestosa bellezza.
Un libro fotografico con immagini contemporanee, ma soprattutto d’archivio, di personaggi, angoli, ambienti, storia e storie di Malvagna con oltre 400 scatti tutti rigorosamente in bianco e nero, in oltre 130 pagine. Un libro che rappresenta un lascito che Josè Russotti ha creato per il paese degli avi, il suo paese: Malvagna
Molto si è detto e raccontato su Malvagna. Parecchio si è scritto, forse in modo approssimativo, sui tempi andati, sui personaggi più o meno illustri che hanno caratterizzato la sua vita e che, nel bene e nel male, hanno lasciato la loro impronta in un passato più o meno recente.
Attualmente, però, cosa ha da raccontarci questo paese? Lo scrittore Cesare Zavattini, che sul finire degli anni Cinquanta ha già realizzato un esperimento analogo sul suo paese natio, con l’aiuto di Paul Strand e che, vent’anni dopo, il fotografo Berengo Gardin, a tal proposito, ebbe a dire: «più una cosa è prossima, più non la sappiamo. Il vivere sembra sapere, l’essere sembra sapere e il proprio paese sembra una tale fragranza di essere, di vivere!» (Paul Strand e Cesare Zavattini, Un paese. La storia e l’eredità).
Un saggio interamente dedicato alla poesia
È uscito il volume del critico Lorenzo Spurio dal titolo Inchiesta sulla poesia. L’opera – che conta 238 pagine – è stata pubblicata nella collana “I saggi” della casa editrice PlaceBook Publishing & Writer Agency di Rieti a cura di Fabio Pedrazzi. Il libro raccoglie saggi e approfondimenti che il critico marchigiano ha voluto dedicare alla poesia e alle sue varie sfaccettature ed è il completamento di un’iniziativa da lui lanciata nel dicembre 2019 quando decise – come richiama il titolo – di lanciare un’inchiesta sulla poesia.
Il nuovo romanzo noir di Claudio Lecci e Mariella Di Monte, dove tutto accade a San Salvo di Puglia
Tornano all’affezionato e sempre più numeroso pubblico, Claudio Lecci e Mariella Di Monte, con il terzo romanzo, fresco di stampa: Perché scende la notte, Claudio Grenzi Editore. Dopo i primi due romanzi: Se stasera viene il mare e Lascia che piova, la collaudata coppia dall’indiscussa vena narrativa, ha prodotto un lavoro sempre più arguto e maturo. Sono romanzi Noir ma con narrazioni fortemente contestualizzati al territorio, soprattutto gli ultimi due. Perché scende la notte è un racconto ambientato in Capitanata, in luoghi dai nomi reali e in altri di fantasia, e si colloca su piani molto soggettivi e personali, quali quelli delle passioni, dei sentimenti, delle ricerche introspettive e anche dei comportamenti dei protagonisti e dei livelli istituzionali che si occupano di aspetti oggettivi della società del nuovo secolo.
Racchiude quel mondo vissuto e desiderato dall’autrice, dove l’idea dell’amore è un tutt’uno con il suo essere
Quattro raccolte poetiche dense e multiformi. Un viaggio silente negli anfratti segreti dell’io narrante che compare e scompare tra le ombre e le foschie dei versi, ora limpidi, ora misteriosi, sovente ubriachi di ricordi, di attese, di sogni… E gli incisi rimarcano il respiro pulsante dell’esserci, nell’abbandono libero e incontaminato dove il desiderio di rivalsa dell’amore detta le sue leggi del cuore.
Scrivere in versi rappresenta, per Antonella Massa, la cura ad una realtà spesso iniqua e cinica. Un balsamo per le sofferenze e le difficoltà con le quali la vita, spesso, ci sfregia. Nel caos di un mondo, sempre meno a misura d’uomo, ecco stagliarsi la poesia della nostra autrice che diviene mezzo propizio e vivido per comunicare le sue “verità”, così come veritiero è il titolo che sceglie per dare forma alle quattro raccolte: Sogno antico; Riflessi di luce; Un dono dal mare; Amate stelle.
“Civitas invicta": lo scontro medievale fra Bitonto e Palo nel tentativo di salvarsi dalle conseguenze della guerra di successione angioina al Regno di Napoli
Correva l’anno 1349 ed era in corso la lunga guerra narrata da Notar Domenico da Gravina nel suo Chronicon de rebus in Apulia gestis.
Butuntum, Palium, Balsinianum e Terra Barii, sono i luoghi di maggior rilievo descritti come teatro dei cruenti avvenimenti in Civitas invicta, romanzo di Vito Tricarico, che riprende, romanzandole, le vicende del Gravina sulle quali hanno avuto notevole influenza da una parte la figura della regina Giovanna I d’Angiò e del secondo marito Luigi di Taranto, e dall’altra re Luigi d’Ungheria e suo fratello Stefano, voivoda di Transilvania.
Dopo l’esordio con la raccolta poetica Il Lago – Ricordi indelebili nel 2016, l’anno scorso ha pubblicato il romanzo Dassine – Frammenti di vita
Giampiero Fenu, geologo di professione, poeta e scrittore per passione, nasce a Oristano il 31 dicembre del 1968. Sino all’età di tredici anni vive la sua infanzia nei pressi del lago Liscia situato nelle vicinanze di S. Antonio di Gallura (SS). In seguito si trasferisce con la sua famiglia a Morgongiori, un paese dell’Oristanese. Si laurea nel 2001 in Scienze Geologiche presso l’Università degli Studi di Cagliari. Oggi vive a Dolianova, un paese del capoluogo sardo.
Un inno d’amore per la sua terra, la Lucania, spesso illusa da false promesse sacrificata nei suoi tesori naturali sull’altare degli interessi
Pietre, edita da EditricErmes, è l’ottava e ultima raccolta di poesie a firma di Giovanni Di Lena, autore originario di Pisticci, splendida cittadina situata a 364 m s.l.m., estesa nella parte centro-meridionale della provincia di Matera tra i fiumi Basento, ad est, e Cavone, a ovest. Nel libro decanta l’amore per la sua terra, la Lucania, spesso illusa da false promesse, sacrificata nei suoi tesori naturali sull’altare degli interessi, ma pronta a risorgere dopo ogni sconfitta, per essere poi, ancora una volta, illusa e disillusa.