Il valore di una virgola tra i vicoli di Napoli

Un romanzo che nasce come gesto d’amore e di affetto nei confronti della città partenopea e del suo popolo

Purtroppo, al giorno d’oggi, i media esaltano le ombre più macabre e deludenti della città di cui gli antichi raccontano le beatitudini, raffigurandola come una bestia dai mille chiaro-scuri e soffocando la sua maestosa bellezza.

Napoli, città del sole e della storia, è un luogo che occorre vedere e vivere prima di giudicare, benché è spesso avvolta da un alone di oscurità. La varietà delle sue forme, gli ammassi prodotti dall’alta densità abitativa, i suoi innumerevoli colori che generano un mirabile disordine – come quello che travolse Andy Warhol in visita a Napoli nel 1975, tanto da dire che gli ricordasse per molti aspetti New York – producono un senso di disorientamento e scalpore dopo una rapida riflessione, ma a fondo generano un piacevole e inimitabile sbigottimento, traslando l’animo tra una marea di identità vaganti che la città può assegnare a chi sa apprezzarla.

Francesco Petrarca afferma: Chi veduta Napoli non se ne innamora, o non conosce che sia virtù, o non è capace di amarla. Napoli è una città che si distingue da qualunque altra metropoli di tutto il globo, perché il suo calore e la sua pienezza di vita avvolgono chiunque la visiti, ed è per questo che è divenuta una delle città più visitate del mondo, a tal punto da considerare la sua lingua e i suoi prodotti patrimonio dell’umanità.

Il romanzo di Armando Pirolli, dal titolo Il valore di una virgola tra i vicoli di Napoli, narra di un amore, una storia di tenera dolcezza tra due giovani, ma il tratto fondamentale è la cornice napoletana, uno slancio a volo di rondine che ghermisce i tratti più suggestivi delle bellezze della città partenopea.

Tra i vicoli di Napoli è bello disperdersi, come in queste pagine si racconta, e assaporare il piacere che un luogo può dare quando il cuore è riscaldato dal forte sentimento dell’amore.
Napoli non ti offre mai due chance, la puoi amare e la puoi odiare, una condizione imprescindibile per chi la vive trecentosessantacinque giorni all’anno e chi per il tempo di una breve vacanza.

Nei suoi vicoli e nell’umido delle sue pietre di tufo c’è il DNA di un popolo ma anche di una sola anima. Tra un caffè e una pizza fritta vengono fuori volti e immagini di una Napoli che sopporta, che ride, che suda, che inventa, che accoglie, che fa rumore, che canta... che vive!



Un romanzo dunque, che nasce come gesto d’amore e di affetto del Pirolli nei confronti di Napoli e del suo popolo; uno scritto per urlare il proprio dissenso e rifiuto verso tutti gli stereotipi che non rendono onore alla vita dei vicoli e al coraggio di reinventarsi anche nella quotidianità.


ARMANDO PIROLLI
Nasce ad Aversa in provincia di Caserta nel 1965 e tutt’ora vive e lavora nella città Normanna. Un uomo del Sud ma cittadino del Mondo che ama profondamente le sue radici e le sue origini di figlio di operai; un autore a tutto tondo, pluripremiato nelle più prestigiose competizioni letterarie, che riflette nei suoi lavori anche la bellezza e la genuinità del suo territorio e della sua gente.

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16 Nov 2021

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Redazione



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