Critica letteraria

Resurrezione

Quando si attraversa un periodo buio, fagocitato dal malessere e dalla depressione, la poesia lieve, alata ma nel contempo graffiante e capace di scalfire profondamente l’animo, diventa un’arma efficace, seppur spuntata. In tal modo appare la silloge di Lucia Lo Bianco Sono occhi scomparsi dentro il buio (Kanaga Edizioni, Arcore (MB), 2023 pagine 60).
L’autrice diviene melodiosa Sibilla, banditrice di valori che il lettore assimila, facendone suoi punti di riferimento. Fondamentali tra questi risultano l’amore del prossimo, la solidarietà ed il rispetto.
Ella propone una concezione del mondo come comunità solidale in cui il tema della luce come simbolo di proiezione verso il divino, metaforicamente rappresenta il dualismo oppositivo tra bene e male.

La terza stagione. Il tempo della vita e quel che resta

Ogni poesia di questa nuova raccolta poetica di Massimo Massa, è una narrazione interiore, diaristica, intimistica, sino ad essere una notazione che appunta eventi di una cronaca, che racconta i dettagli di una vita, che scorre e che osserva, che legge e che ricorda

Sono nato nel ‘60
all’ombra della sera
nel sonno dell’inverno
da cui torna primavera.

(La terza stagione, Massimo Massa, p. 188)

La seconda quartina tratta dalla lirica Sono nato nel ’60 è il sigillo alle tematiche affrontate nell’opera, diverse ma interdipendenti, connesse strettamente all’area sentimentale del nostro Autore, quando il mondo sensoriale e percettivo stratifica in emozioni e origina l’interiorità in cui la coscienza prende man mano forma, divenendo conoscenza del sé.
Scopri chi sei e non avere paura di esserlo (Gandhi).

La poesia di Maria Teresa Infante La Marca

L’universo concettuale, morale ed estetico che si dispiega nella raccolta poetica di Maria Teresa Infante La Marca, Un quarto alle 3:00. Notti, Oceano Edizioni 2024, trova la sua efficacia espressiva nella categoria portante della “notte”, che è un “topos” della produzione poetica italiana e europea dal Settecento al Novecento.
Quasi come in un mistico raccoglimento, la poetessa pugliese viaggia dentro le sue notti, che diventano lo “spazio” dove ella percepisce la verità delle cose e si immerge nel mistero che conduce all’Essere, all’eternità e all’Infinito, così da riuscire ad entrare, in silenzio, nelle zone d’ombra della psiche umana:

Poscienza, il ramo e la foglia

Poesia e scienza: una relazione necessaria? È la domanda che attraversa questa produzione poetica di Roberto Maggiani; un neologismo che cerca di unificare un apparente dualismo, due ambiti, due competenze, due passioni: per la poesia e per la scienza

Roberto Maggiani ha dedicato la sua intera produzione letteraria all’investigazione dei rapporti tra scienza e poesia. Lo testimonia il suo portfolio di pubblicazioni dove spiccano le sillogi poetiche Scienza aleatoria (2010), La bellezza non si somma (2014), Angoli interni (2018) e il saggio Poesia e scienza: una relazione necessaria? (2019).
Si tratta di un argomento importante che ha affascinato studiosi e scienziati dalla notte dei tempi e che ha una sua letteratura, cresciuta cospicuamente nel corso dell’ultimo secolo. Laureatosi in Fisica a Pisa, Maggiani è apprezzato poeta e promotore culturale, dal momento che, in qualità di editore, la poesia è il suo pane quotidiano.

Programmi in tv oggi
guarda tutti i programmi tv suprogrammi-tv.eu
Ascolta la radio
Rassegna stampa