La rinascita di una madre nelle poesie di Patrizia Baglione
La nuova silloge poetica di Patrizia Baglione, Madre che resta (auto-pubblicazione, 2024), è uscita da poche settimane e, dopo un partecipato evento di presentazione sulla spiaggia di Torvaianica, ha già ottenuto ampio successo di critica tra svariate note di lettura, recensioni e commenti entusiasti e convin-centi apparsi in rete e rilanciati sui social.
Uno dei libri più famosi che hanno portato la poesia di Anna Santoliquido dai Paesi dell’area balcanica e dell’est Europa a quelli di lingua inglese
Nelle scorse settimane la Nemapress edizioni ha dato alle stampe il volume Figlia del Sud / ابنة الجنوب – Poesie di Anna Santoliquido, che contiene una scelta dell’ampia produzione letteraria della poetessa appulo-lucana proposta in doppia versione italo-arabo. La traduzione nella lingua straniera è a cura di Kegham J. Boloyan, docente e traduttore dall’arabo presso l’Università “Aldo Moro” di Bari e l’Università del Salento di Lecce.
A presentare V. Massimo Massa stanno gli ambiti della ricerca tecnica e scientifica, per citare alcune disci-pline fra le altre: Logica Matematica, Analisi Matema-tica, Informatica, Linguaggi di Programmazione, nonché Filosofia della Scienza. Accanto a ciò, un posto di tutta rilevanza è riservato alla cultura umanistica, in particolare alla creazione di poesia. Massimo Massa, sintetizzando molto: è fondatore e pro-rettore dell’Accademia delle Arti e delle Scienze Filosofiche di Bari e Direttore del Dipartimento delle Scienze Matematiche e Informatiche di Bari.
L’ultima raccolta poetica di Maria Pia Quintavalla, che tratta anche temi sociali nelle sezioni in prosa, come quello delle migrazioni
È uscita pochi giorni fa la nuova raccolta poetica della nota poetessa Maria Pia Quintavalla, l’ennesima in un lungo e apprezzato percorso letterario che l’ha vista, recentemente, meritare il Premio Speciale “Alla Carriera”, conferitole nelle Marche, per la sua distinta attività di poetessa e saggista all’interno della III edizione del Premio Letterario “Paesaggio Interiore” (2023) presieduto da Francesca Innocenzi.
Quando si attraversa un periodo buio, fagocitato dal malessere e dalla depressione, la poesia lieve, alata ma nel contempo graffiante e capace di scalfire profondamente l’animo, diventa un’arma efficace, seppur spuntata. In tal modo appare la silloge di Lucia Lo Bianco Sono occhi scomparsi dentro il buio (Kanaga Edizioni, Arcore (MB), 2023 pagine 60).
L’autrice diviene melodiosa Sibilla, banditrice di valori che il lettore assimila, facendone suoi punti di riferimento. Fondamentali tra questi risultano l’amore del prossimo, la solidarietà ed il rispetto.
Ella propone una concezione del mondo come comunità solidale in cui il tema della luce come simbolo di proiezione verso il divino, metaforicamente rappresenta il dualismo oppositivo tra bene e male.
Ogni poesia di questa nuova raccolta poetica di Massimo Massa, è una narrazione interiore, diaristica, intimistica, sino ad essere una notazione che appunta eventi di una cronaca, che racconta i dettagli di una vita, che scorre e che osserva, che legge e che ricorda
Sono nato nel ‘60
all’ombra della sera
nel sonno dell’inverno
da cui torna primavera.
(La terza stagione, Massimo Massa, p. 188)
La seconda quartina tratta dalla lirica Sono nato nel ’60 è il sigillo alle tematiche affrontate nell’opera, diverse ma interdipendenti, connesse strettamente all’area sentimentale del nostro Autore, quando il mondo sensoriale e percettivo stratifica in emozioni e origina l’interiorità in cui la coscienza prende man mano forma, divenendo conoscenza del sé.
Scopri chi sei e non avere paura di esserlo (Gandhi).
L’universo concettuale, morale ed estetico che si dispiega nella raccolta poetica di Maria Teresa Infante La Marca, Un quarto alle 3:00. Notti, Oceano Edizioni 2024, trova la sua efficacia espressiva nella categoria portante della “notte”, che è un “topos” della produzione poetica italiana e europea dal Settecento al Novecento.
Quasi come in un mistico raccoglimento, la poetessa pugliese viaggia dentro le sue notti, che diventano lo “spazio” dove ella percepisce la verità delle cose e si immerge nel mistero che conduce all’Essere, all’eternità e all’Infinito, così da riuscire ad entrare, in silenzio, nelle zone d’ombra della psiche umana:
Poesia e scienza: una relazione necessaria? È la domanda che attraversa questa produzione poetica di Roberto Maggiani; un neologismo che cerca di unificare un apparente dualismo, due ambiti, due competenze, due passioni: per la poesia e per la scienza
Roberto Maggiani ha dedicato la sua intera produzione letteraria all’investigazione dei rapporti tra scienza e poesia. Lo testimonia il suo portfolio di pubblicazioni dove spiccano le sillogi poetiche Scienza aleatoria (2010), La bellezza non si somma (2014), Angoli interni (2018) e il saggio Poesia e scienza: una relazione necessaria? (2019).
Si tratta di un argomento importante che ha affascinato studiosi e scienziati dalla notte dei tempi e che ha una sua letteratura, cresciuta cospicuamente nel corso dell’ultimo secolo. Laureatosi in Fisica a Pisa, Maggiani è apprezzato poeta e promotore culturale, dal momento che, in qualità di editore, la poesia è il suo pane quotidiano.