Poetesse che hanno pagato con la propria vita l’impegno civile e la denuncia contro la violenza
Il concetto di civile ciò «che concerne l’uomo come partecipe di una società organizzata in Stato». A tale descrizione del lemma seguono una serie di definizioni tese a indagare, nel correlativo che si esprime tra tale aggettivo e il sostantivo relativo, un mondo di possibilità, condizioni, stati, significazioni, come ad esempio, il coraggio civile che è concetto virtuoso e filantropico; i diritti civili che sono quelle norme che regolano i comportamenti tra cittadino e Stato, la guerra civile che è uno scontro interno, tra cittadini dello stesso stato e tante altre. Questi tre aspetti mi sembrano pertinenti per quanto di seguito si dirà.
Vorrei considerare a continuazione l’impegno di difesa personale e morale di due donne che, in contesti geografici diversi e in analoghe condizioni di prevaricazione da parte dell’uomo, hanno impiegato l’unica arma (bianca) della parola per condannare le asperità delle loro vite soggiogate al delirio superomistico dei loro mariti-despoti.
Le indagini del commissario Ventura. L’ultimo romanzo thriller di Danilo Pennone
Delitto alle saline è l’ultimo romanzo di Danilo Pennone. È una storia amara, ambientata in Sicilia, nelle saline di Marina di Ragusa, nelle quali viene ritrovato il cadavere di Mimmo Capriolta, figlio dell’imprenditore Rosario Capriolta, l’uomo più invidiato e potente dell’Isola.
Lo stile poliziesco è arricchito da intrecci linguistici tra la lingua siciliana e quella italiana. Intrecci che arricchiscono il testo dal punto di vista letterario e che danno anche una spinta al ritmo delle vicende, rendendo la storia più vivace e dinamica.
Torneremo a guardare il mare di Maria Teresa Infante
Accade che la notte non si riesca o non si voglia dormire. E che tutti i pensieri viaggino nella mente, invadenti, inarrestabili. Dolorosi.
Maria Teresa Infante decide di metterli per iscritto indirizzando ad un’amica, lontana ma amata, delle lettere, investendo quel “tu”, a cui si confessa, di un ruolo assai più complesso di quanto possa sembrare, ché in esso innanzitutto si cela la necessità di guardarsi allo specchio, per chiarire a sé stessa un groviglio emozionale che non sopporta di rimanere all’interno di una solitudine, nella convinzione che dire ad un altro/a sia il modo migliore di sentirsi ancora viva e necessaria all’interno di una più vasta comunità. Soprattutto in un momento storico come quello che viviamo ormai da un anno, durante il quale, a causa dell’epidemia, la sensazione più diffusa è quella di una separazione dagli affetti, di una chiusura non solo spaziale ma anche mentale e spirituale.
Riflessioni su Poesia paesaggio di Paolo Bassani
Trovo, nella prefazione di Giuseppe Sciarrone alla raccolta, una convincente e condivisibile constatazione: “Il titolo stesso ci avvia ad intendere che il sentimento ispiratore di questa silloge è quello […] di creare una simbiosi armonica tra gli elementi paesaggistici della terra di Liguria e la vita interiore del poeta. Paesaggio d’anima, dunque, il suo: di qui l’assenza del descrizionismo impressionistico.
Lettura di testi di autori contemporanei – volume V
È appena uscito, per le edizioni The Writer, il nuovo corposo volume del poeta, scrittore e critico letterario toscano Nazario Pardini che raccoglie la sua attività critica, di lettura e approfondimento, su testi e autori italiani della nostra età. Si tratta del quinto volume che viene pubblicato sotto il titolo Lettura di testi di autori contemporanei, collettanea di studi critici, saggi, recensioni, commenti e vari altri generi di testi dove Pardini ha fatto dell’atteggiamento speculativo, elucubrativo e di scandaglio lessicale le sue progrative principali.
Un libro di Tito Cauchi
La condizione della donna, mortificata dalle leggi non scritte dagli uomini (padri, mariti, fratelli e parenti), la dignità che sorregge, stati d’animo tutti di turbamento, di ansia, di abbattimento, eppure mai trovi un’imprecazione.
Una poesia monocorde che commuove.
Il giurista, scrittore e poeta che ha rigenerato la poesia contemporanea aprendo la sua dimensione onirica alla scienza
Non prefazioni, commenti critici, note di lettura, elementi paratestuali; il lettore è immediatamente catapultato all’interno del breve, eppure assai notevole sentiero, che Calabrò – poeta di lungo corso con vari riconoscimenti di livello internazionale – ci propone. Vi troviamo alcune poesie già note perché apparse in precedenti raccolte – mi riferisco a quelle che riportano la data di 2000 o 2002 – e in particolare un estratto del geniale poemetto Roaming del quale il critico Fabia Baldi ha fornito una lettura attenta e perspicace in L’altrove nella poetica di Calabrò (Arace, 2019), un voluminoso saggio sull’opera di Calabrò.
Maestro di vita e di cultura
Nella raccolta poetica, dal titolo Anima, sono presenti le mille sfaccettature di un’unica anima, ossia quella di Francesco D’Episcopo, professore di Letteratura italiana, Critica letteraria e Letterature comparate presso il Dipartimento di Filologia moderna “Salvatore Basaglia” della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Il giro armonico di Nicola Romano
In questo libro la poesia di Nicola Romano è – mutuando un termine che appartiene alla musica – un crescendo che raggiunge, proprio sul finire, il suo apice.
Sì, perché lì, sul concludersi, si attua in modo definitivo e chiarissimo il senso più riposto dell’intera sua poetica; lì si trova ciò che fino a quel momento, forse, non si era interamente ultimato; lì erutta il vulcano dopo aver tenuto nella fornace del suo ventre la lava che ora esce – come una bomba di luce e di fiamme – e fertilizza, lungo la sua colata, ogni centimetro di terra che incontra.
Tra mito e storia: uno dei borghi medioevali più belli e suggestivi d’Italia
A nord della Sicilia occidentale, in osmosi con Trapani, si erge “U Munti”. Così è chiamata dai trapanesi la montagna di Erice, citata sin dal tempo dei Normanni come Monte San Giuliano per il leggendario intervento del Santo quando gli arabi furono cacciati dalla città.
Ad Erice, come tornò a chiamarsi nel 1936, gli vennero riconosciute ed acclarate le sue origini sicane ed elime, come quelle di Segesta, Entella e Longuro (sul Monte Bonifato).
Illustre poeta e scrittore della letteratura italiana del secondo Novecento
Per scrivere del Trittico della Memoria di Vittorio Sereni è importante inquadrare la sua persona brevemente. Vittorio Sereni è una delle voci più rappresentative del panorama letterario novecentesco in Italia. Inquieta e irrisolta, la sua opera poetica registra i movimenti, intimi e non, che accompagnano il prepararsi del secondo conflitto mondiale, gli anni della guerra e il periodo postbellico.
Ho letto “Il richiamo” di Maria Teresa Infante non una, ma due volte di seguito sia per la prosa alta, pulita, fluida, sia per la poesia che intride il romanzo.
Mi hanno colpito tutti i protagonisti e le loro vicissitudini, specie chi ha dovuto abbandonare, suo malgrado, la terra d’origine, il decantato, assolato Tavoliere, abbandonata a sua volta dal potere politico, per trovare una sistemazione al Nord, nella fattispecie in Piemonte, mantenendo intatte le proprie radici.
Ho davanti Rosso sangue – di Maria Teresa Infante – un libro di poesia diverso dagli altri, e non tanto per il carattere monografico quanto per la sua peculiarità di assemblare in un tutto armonico versi e prosa, a dimostrazione del fatto che, quando si parla di creatività, i generi letterari non contano.
La premessa si è resa necessaria perché, pur trattandosi di poesie, voglio iniziare a parlarne riportando alcuni passaggi tratti dal monologo conclusivo e dal prologo a firma dell’autrice stessa.
Da “Indignata speciale”: La morte è servita! (Il pensiero come arma salvifica): “[…] Un goccio d’acqua per favore! Acqua, tanta acqua, che cada dal cielo in terra a lavar via l’onta, il dolore, lo sporco. Lo sporco, mio Dio, andrà mai via questo rosso antico? Acqua per favore, il battistero è secco da una vita.
L’itinerario lirico di Imperia Tognacci, un libro di Marina Caracciolo
Il suo è un vivo desiderio di tralasciare ripetutamente l’abitudinaria quotidianità nell’intento di superare ogni frontiera, di oltrepassare i visibili orizzonti. Non solo la poetessa, ma anche i lettori sono accompagnati in questo viaggio, cominciando dal dipinto pubblicato in copertina. L’olio su tela “Morgan im Riesengebirge” di Caspar David Friedrich si trasforma in un portale che apre spiragli alla fantasia del lettore e anche un varco spazio-temporale, mediante il quale avviene l’accesso privilegiato al mondo lirico di Imperia Tognacci.
È un viaggio che mette in evidenza la dimensione poetica del tempo, ossia dell’attesa e della memoria, dello spazio astratto, ma nello stesso tempo concreto.
Recensione di Sandro Angelucci a "sacro cuore" di Franca Alaimo
Sono i giorni sontuosi/ in cui si incontrano fate,/ gnomi, creature miracolose./ Nei cortili, al sole,/ si tracciano gesti assoluti,/ fanno rumore di biglie di vetro/ le risa, nell’aria./ All’ombra, nei giardini,/ si dormono quei sonni pesanti/ che hanno gli animali innocenti./ Finché arrivano i giorni normali,/ il bene diviso dal male,/ e la vita ha inizio dal niente.
È la lirica che apre la nuova raccolta di Franca Alaimo. Si sottintende, nella stessa, il termine 'individuo', la sua etimologia [comp. di in- e dividuus «diviso», che traduce il gr. ἄτομος: v. atomo] cioè inseparabile. Si è dunque davvero individui quando al Sole “fanno rumore di biglie di vetro/ le risa, nell'aria" e quando all'ombra "si dormono quei sonni pesanti/ che hanno gli animali innocenti".
Un saggio di grande attualità di Maurizio Bettini, classicista, antropologo e scrittore
Di grande attualità è il saggio Homo sum di Maurizio Bettini, classicista, antropologo e scrittore.
L’autore con questo saggio fornisce diversi spunti di riflessione su una questione molto delicata, che è quella dell’immigrazione.
Barconi e gommoni pieni di persone che fuggono clandestinamente dai loro paesi e sfidano la vita affrontando le acque del Mar Mediterraneo, acque spesso nemiche, in cui molti di loro perdono la vita.
Bambini, donne incinte e ragazzi molto giovani che si lasciano alle spalle situazioni terrificanti e umanamente deplorevoli.
Chissà con quale animo salgono su quei barconi e quali pensieri abitano le loro menti durante questi viaggi della speranza.
Sfruttamento insostenibile delle risorse, agricoltura intensiva, deforestazione incontrollata, disastri ecologici e nucleari mettono quotidianamente in pericolo la sopravvivenza delle generazioni future
A partire dal XIII secolo, con questo termine, viene denominato il corpo celeste sul quale vivono gli uomini, l’orbe terracqueo dalla veneranda età di 4,6 miliardi di anni, come da rilevazioni cosmogoniche confermate dal metodo di datazione dei minerali di piombo esteso alle meteoriti.
Intervista ad Alessio Arena. È una conversazione sul percorso artistico e culturale di Alessio Arena che si è confrontato con l’intervistatrice Elisa Iacovo su temi di attualità in ambito politico, culturale e sociale
L'intervista è un dialogo tra due giovani che si confrontano pensando alla vita, ai fatti che accadono nel mondo, ai loro obiettivi e se siano o meno preparati ad affrontare l’età adulta con tutte le sue responsabilità.
Elisa Iacovo, colei che pone le domande, collabora con “Il Moralizzatore” come redattrice e, come speaker per Radio Street Messina, conduce il programma radiofonico “Passeggia con me” per Radio UniversoME..
Alessio Arena, colui che risponde, conduce una rubrica di lingua e cultura italiana per la Radio Nazionale argentina, collabora per la Treccani e ha vinto numerosi premi nazionali e internazionali; è Presidente dell’Osservatorio Poetico Contemporaneo e Direttore esecutivo del Sito archeologico di Calathamet; ha pubblicato, inoltre, cinque raccolte di poesie e un saggio.
Ad oggi, sono circa settemila le malattie rare conosciute dalla medicina, di cui spesso non si conoscono cause e cure
La “malattia”, per definizione, è “un’alterata condizione organica e/o funzionale di un organismo o di una sua parte, che si configura come un processo evolutivo che può giungere alla guarigione, oppure alla morte”. È evidente che lo stato d’infermità di una persona implica sofferenze che coinvolgono, oltre che fisicamente il corpo, anche lo spirito e l’intelletto.
Considerando l’aspetto sociale, il “malato” è un membro della comunità di cui fa parte geograficamente, politicamente e giuridicamente.
Parole come note musicali/ in melodica sequenza,/ ardite e schive,/ che parlano di vita.
Questi sono i versi che troviamo nella poesia che apre la silloge Parole in pentagramma, composta da quarantadue liriche, nelle quali le parole, come le note di una canzone, scivolano tra i versi di Aldo Ripert. Molti sono i temi affrontati: la nascita, la morte, l’infanzia, le città, i luoghi del mondo, la vita contadina ed il rapporto amoroso tra mamma e figlio, descritto sempre con delicata purezza: come bimbo s’abbraccia alla madre/ che bellezza più bella divien; la mamma e il bimbo [...] uniti nell’intesa, [...] si scambieranno pe’l resto della vita/ l’illusione dell’infinito amore; Misto di gioia e di dolore è il pianto/ della madre che nasce al suo bambino.
Una entusiasmante storia d'amore quella di Margherita e Andrea, che si sviluppa attraverso un tragico ostacolo per poi rigenerarsi più forte ed originale di prima
Il coraggio di amare di Marcello Falletti di Villafalletto è un romanzo che narra le vicende di Margherita ed Andrea, i quali si innamorano, iniziano la loro vita insieme condividendo la quotidianità e quando tutto sembra essere perfetto, arriva l’imprevisto che sconvolge i loro piani. Nella prima parte del romanzo c’è la descrizione della famiglia di origine, dei protagonisti, gli studi, il lavoro, il raggiungimento della stabilità economica.
Purtroppo, però, Andrea ha un incidente sul lavoro che lo costringe a dure e lunghe prove. La vita che avevano sognato, all’improvviso, diventa tutta in salita e la stabilità della coppia, il loro amore subisce un forte scossone.
Le poesie di Dina Bellrham tradotte in italiano da Lorenzo Spurio
È uscito in questi giorni, per i tipi di Le Mezzelane Editore di Santa Maria Nuova (AN), il libro Le iguane non mi turbano più, selezione di poesie di Dina Bellrham, tradotte dal poeta e critico letterario Lorenzo Spurio. L’opera è il frutto di un lavoro di studio, analisi e traduzione dell’opera poetica della poetessa ecuadoriana Edelina Adriana Beltrán Ramos (1984-2011), meglio nota con lo pseudonimo di Dina Bellrham, che, nel corso della sua breve vita, pubblicò le raccolte Con Plexo de Culpa (2008) e La Mujer de Helio (2011).
La protagonista del romanzo è una donna giovane, bella e moderna, tanto da preferire il lavoro al matrimonio. Il suo arrivo a Rye, nell’estate del 1914, desta scalpore, ma intanto nel mondo sta per scoppiare la prima guerra mondiale
Il Sussex, una contea nelle vicinanze di Londra, ricca di villaggi medievali e di castelli, è lo scenario nel quale si svolge l’impianto narrativo del secondo romanzo di Helen Simonson, ed in particolare a Rye, una piccola cittadina pedemontana situata su un promontorio allocato nella zona costiera prossima alla Francia.
Helen Simonson, scrittrice inglese, laureata alla London School of Economics e già autrice del bestseller “Una passione tranquilla” (Piemme, 2011)
Il progetto editoriale a sostegno della causa venezuelana con poesie di Hebe Muñoz
Il libro raccoglie le storie di 20 EXILIADOS provenienti dal Venezuela e attraverso foto e citazioni racconta la tragedia umanitaria della migrazione venezuelana. Exiliados: lontani dal paese che li ha visti nascere e crescere, le famiglie venezuelane si raccontano. Storie che si intrecciano fra due continenti, voci coraggiose e vivaci accompagnano i volti.
“Sono i pensieri a cercare le parole, prendono quelle che trovano più adatte, è come la scelta dei mezzi di trasporto per farsi un viaggio.”
“Mi metto a nudo davanti alla Parola.”
“Questi pianti sommessi, nel perenne considerare e nel rilancio comunicativo, aprono continuamente nuove possibilità sulle cose morte e su ciò che ha limite, la dura esperienza dell’imparare il transito dalla difficoltà all’opportunità”, questo scrive Amedeo Anelli presentando la silloge Pianti Piano di Eliza Macadan.
L’autrice è nata a Bucarest, ma compone in diverse lingue: romeno, francese e italiano; ha pubblicato diverse raccolte che hanno avuto molti riconoscimenti tra cui il Premio “Léon Gabriel Gros” nel 2014 per Au Nord de la Parole.
Una diatriba di lunga data che vede in contrapposizione due diverse tesi tendono a classificare il siciliano nella categoria “lingua” o in quella “dialetto”
La lingua di un popolo è anche la storia di quel popolo. E la storia ricca e varia del popolo siciliano non poteva far altro che produrre un lessico altrettanto ricco e vario. Molto probabilmente la base lessicale del Siciliano deriva dal Latino anche se è possibile trovare grecismi, arabismi, normannismi, catalanismi, francesismi, spagnolismi che rappresentano le impronte della storia dell’Isola, fatta di invasioni e di innumerevoli contatti con le genti del Mediterraneo e d’Europa.
il nuovo eco-libro poetico sul “polmone verde”. Nata a Fortaleza in Brasile, Marcia Theofilo ha studiato a Rio de Janeiro, San Paolo e Roma, dove si è laureata in antropologia. Vive fra il Brasile e Roma, e rappresenta l’Unione Brasiliana di Scrittori in Italia.
È felicemente uscito lo scorso 16 giugno, per i tipi di Mondadori, nella collana “Lo Specchio”, il nuovo libro della nota poetessa brasiliana Márcia Theóphilo. Poetessa, scrittrice e antropologa tanto in portoghese, sua lingua d’origine, che in italiano, nel corso degli anni ha visto le sue opere poetiche venire tradotte in varie lingue straniere, dall’inglese allo svedese, dal francese allo spagnolo.
Márcia Theóphilo. Candidata al Premio Nobel per la Letteratura
Autodidatta, ha pubblicato numerose sillogi avvertendo il bisogno di parlare del pericoloso bilico in cui si trova l’umanità
Sorsate ristoratrici di Vittorio “Nino” Martin, è una silloge pungente e disarmante per certi versi poiché presenta una vera e propria denuncia sociale insieme al degrado dei valori etico-morali dell’attuale società. L’artista, che è un autodidatta sia come pittore, sia come poeta, ha pubblicato numerose sillogi nel corso degli anni, avvertendo il bisogno di parlare del pericoloso bilico in cui si trova l’umanità.
Un libro non solo per bambini o ragazzi, ma anche e soprattutto per grandi, disposti ad apprendere le cose buone e semplici del mondo dei bambini
In questo piccolo volume Antonia Izzi Rufo ci propone una silloge di racconti dedicati a Lucio, suo nipote, e a tutti i bambini del mondo. La scrittrice, laureata in Pedagogia, è un’insegnante in pensione che ha pubblicato oltre settanta opere ricevendo molti premi. Con un linguaggio semplice e facilmente comprensibile, narra dei piccoli e grandi problemi che si posso-no incontrare nella vita. Ad esempio il voler essere giovani a tutti i costi, le piccole realtà che possono cambiare nel mondo del bambino, la capacità di adattarsi a queste nuove realtà, l’importanza della famiglia ed il suo sostegno, il ruolo svolto dai nonni nella vita affettiva dei nipoti, l’importanza della fantasia nel bambino ed il diritto al gioco. Sono tutti argomenti attuali.
Il saggio restituisce il giusto merito al sacrificio umano di molti giovani siciliani che, da Castiglione di Sicilia a Mascalucia, si ribellarono alle barbarie dell’esercito tedesco ancora formalmente alleato al governo italiano ma percepito già come nemico dal popolo
Nicola Musumarra ha il merito di informare l’opinione pubblica di fatti e misfatti compiuti dai tedeschi nei territori da loro occupati, evidenziando il contesto socio-politico di una terra che vive il difficile momento di passaggio dall’occupazione tedesca fino al disfacimento dell’asse nazi-fascista
Il saggio restituisce il giusto merito al sacrificio umano di molti giovani siciliani, che da Castiglione di Sicilia a Mascalucia, si ribellarono alle barbarie dell’esercito tedesco ancora formalmente alleato al governo italiano ma percepito già come nemico dal popolo.
Figlio d’arte (il padre Domenico era un grande musicista solista), si dedica alla poesia da molti anni
Il mistero dell’essere, della vita e della perdita, tutto questo è racchiuso nei versi di Giannicola Ceccarossi. Il poeta si pone alcuni interrogativi che nascono nel suo animo e che vengono, forse, risolti in senso catartico, nel naturale divenire dei versi. Giannicola, figlio di Domenico, grande musicista solista, nasce a Torino e dopo una carriera manageriale, comincia a dedicarsi alla poesia. Dal 1967 pubblica ben diciotto raccolte di poesie, vincendo numerosi premi e riconoscimenti.
Se dovessi pensare a tre parole per descrivere il mio affascinante incontro con i versi di Maria Teresa Infante, penserei a Bellezza, Semplicità, Cuore. Ebbene sì… ho trascorso momenti sereni e coinvolgenti tra le simpatiche liriche dell’autrice.
L’amante di se stessa. Un saggio biografico di Varvara Dmitrievna Mergasov, donna di smisurata bellezza soprannominata la Venere Tartara
Fino a qualche decennio fa, in molte case italiane, si poteva trovare il dipinto di Madame Rimsky-Korsakov. Da bambina, anche io, avevo questo piccolo quadro che era della mia bisnonna. Lo guardavo con occhi incantati: era una donna bellissima, il suo abito era meraviglioso ed i suoi occhi erano velati da un’inquietudine che mi affascinava.
Finalmente l’occasione mi è stata fornita dal libro di Andrea Biscàro che ha tracciato un quadro completo di Varvara Rimsky-Korsakov e lo ha fatto attraverso l’incrocio di diverse fonti: giornali, lettere, libri, testi dell’epoca scritti da conoscenti ed amici della nostra protagonista. E, grazie all’aiuto di una grafologa, ha analizzato la personalità di Varvara mediante la sua grafia. Biscàro con una scrittura precisa ed attenta, aderente alle fonti, ci regala un ritratto narrativo di una delle più affascinanti figure femminili di tutti i tempi.
La manifestazione culturale, patrocinata dal Comune di Buseto Palizzolo, è stata organizzata dal coordinatore responsabile del settore culturale dell’Associazione di Lettere, Arti e Sport Jo’ e poeta A.Criscenti
Mercoledì 6 marzo 2019, presso l’Aula Magna della Biblioteca Comunale di Buseto Palizzolo (TP), ho avuto l’onore di presentare l’ultimo libro del poeta trapanese Nino Barone, un saggio linguistico intitolato La Lingua di KOINÈ, Appunti di scrittura e parlata siciliana.
Intanto spieghiamo il significato KOINÈ che ai più sembrerà un termine quanto meno misterioso. Si tratta in realtà di un aggettivo della lingua greca che vuol dire: “comune”, quindi la Lingua comune, cioè la lingua di tutti, ma al tempo stesso anche di un territorio circoscritto, le cui persone deputate ad utilizzare al meglio la lingua, sono poeti, scrittori e attori, di teatro e del cinema.
A Jesi un premio in sua memoria. La storia e le poesie della Fuxa che ha trascorso più di 50 anni nell’Ospedale Psichiatrico di Palermo dando voce ai senza voce, ai disabili psichici dimenticati da tutti
Il 16 novembre 2019 a Jesi (AN) presso la Sala Maggiore del Palazzo dei Convegni, nel contesto della cerimonia di premiazione della VIII edizione del Premio Nazionale di Poesia “L’arte in versi” è stato attribuito un premio speciale “alla memoria” alla poetessa palermitana Maria Ermegilda Fuxa (1913-2004). Il Premio, ideato e presieduto dal sottoscritto e organizzato dall’Associazione Culturale Euterpe di Jesi annualmente, intende ricordare insigni esponenti del panorama poetico nazionale che ci hanno lasciato, per celebrarne la memoria e permettere una conoscenza maggiore della loro opera, anche fuori ai loro contesti regionali.
Tra gli autori siciliani precedentemente premiati “alla memoria” figurano la poetessa messinese Maria Costa (1926-2016) e il poeta, giornalista ed editore Alessandro Miano (nato a Noto nel 1920 e poi vissuto a Milano, dove morì nel 1994).
Versi aperti al mondo, alle relazioni umane senza mai soccombere alle brutalità e al dolore
“Continuamente mi sorprende/ la vita” e così sorprende anche la lettura della raccolta composta da quaranta poesie di Caterina Felici. I componimenti trasmettono messaggi propositivi nell’ottica di un futuro che trionfa: Trionfante è la vita tra realtà nitide, velate e nascoste che presentano, però sempre, occasioni da cui imparare. I versi creano nella mente immagini luminose, splendenti e preziose, tra realtà che a volte appaiono velate sui nostri occhi, ma basta togliere il velo per poter apprezzare ciò che realmente si possiede.
È uno sguardo positivo alla vita che presenta continue occasioni da saper cogliere. Lo stile della poetessa è essenziale, non ridondante, ma carico di pura emotività positiva. Una poesia di una dolcezza e di una femminilità che trasuda dai toccanti versi.
È la guerra di Troia da un punto di vista diverso dal solito, narrata dalla voce potente ed evocativa, della ninfa Enone, figlia del dio fluviale Cebreno, che si innamora di Paride pur sapendo che le porterà solo dolore
Leggere questo libro induce a due importanti considerazioni letterarie e culturali; la prima, evidentissima, certifica che l’autore è una donna, per la delicatezza dell’esposizione letteraria inconfondibile all’occhio attento del critico esperto; la seconda, trattandosi di una tragedia storica, epica e mitologica, esercita una sicura attrazione verso i cultori di un’educazione umanistica e classica.
Questa branca del sapere, nella quale sono cresciuto, educato ed istruito e della quale ne vado fiero, indirizza ad una vita sociale colta ed orientata, verso principi morali e umani al di sopra del comune sentire: onestà, buon senso e propensione naturale a sentimenti come magnanimità, lealtà, generosità e rispetto verso il prossimo.
Una raccolta poetica con la quale la Di Iaconi Salati percorre il sentiero della vita, reggendosi con forza ai ricordi e lasciandosi guidare dalla sua ispirazione
Nell’antologia Un volo di farfalle, Elisabetta Di Iaconi Salati racchiude tutto il suo mondo poetico. È un diario dell’anima in versi, dallo stile delicato e raffinato in costante equilibrio tra endecasillabi e settenari.
Nel ricordo illuminante di un passato felice, le poesie irradiano positivamente il presente ed il futuro.
Il mondo è ancora pieno di speranze e ogni giorno la poetessa cerca il senso della sua vita. Ogni giorno il coraggio/ di ricercare il senso di un cammino.
La scrittura per lei appare come un modo per contrastare e combattere il dolore che inevitabilmente deve affrontare. Vibra tra i versi un’empatia con tutto il creato: Mentre respiro l’alito del mare,/ mi trovo in sintonia/ con transitori attimi d’eterno. Mente corpo e natura sono in continua sinergia.
Dietro al buio, poesie di José Russotti; cantore dell’anima siciliana e poeta celebrativo della “bella lingua"
José Russotti, il cui estro poetico è già ben noto ai nostri lettori, ci ha donato con la sua nuova silloge Arrèri ô scuru (Controluna Ed., 2019) un emozionante dualismo poetico, in cui lingua italiana e dialetto mavvaggnotu si incontrano in modo simbiotico e rendono trepidante omaggio a quelle emozioni che il critico definì “scissioni dell’animo”, ovvero pure e nude verità emozionali.
José, da assoluto cantore dell’anima siciliana e poeta celebrativo della “bella lingua”, è riuscito a sanare il mortificante dualismo dialetto-traduzione, esaltando la musicalità poetica di entrambi i registri linguistici, talché la silloge è godibilissima nelle due anime interne che si specchiano l’una nell'altra.
La silloge è afflato di silenzi e grida che animano illusioni di vuoto e nulla, ma anche germinazioni di sentimenti caldi e passionali, ritratti impressionistici e calde emozioni a volte devastanti, come la lava della Muntagna che scorre, linfa vitale e nascosta, tra i versi dei fogghi mavvagnoti di José.
Un viaggio vissuto a ritroso nel tempo, ricordando gli accadimenti e le persone più importanti della propria vita
Il volume presentato da Fabio Dainotti è composto da sette poemetti: Lamento per la morte di Gi-na, Notte a Vigevano, La zia Letizia, Due modi d’aver cinquant’anni, Al bar di Michele, Cimitero marino, Famiglia. I poemetti sono componimenti letterari di carattere narrativo, il cui tema principale, in questo caso, è il senso della vita, rappresentato od evocato attraverso l’idea del viaggio mentale. Un viaggio vissuto a ritroso nel tempo, ricordando gli accadimenti e le persone più importanti della propria vita. E come tutti i poemi che si rispettino, termina con il compimento della missione da parte del narratore/eroe; difatti al poeta, già da giovane, era stata assegnata la funzione di scriba del tempo e della memoria.
Il suo pensiero poetante è un continuo mediare tra lei ed il suo mondo interiore
La silloge è un’altalena di ricordi, nostalgie e sentimenti che affiorano dai delicati versi di Mercedes Chiti. Fin da bambina, l’autrice amava scrivere ed ha ottenuto, nel tempo, notevoli risultati nei diversi concorsi letterari a cui ha partecipato. Con uno stile garbato e raffinato esprime il suo modo di fare poesia. Mediante la strada dei ricordi, dolorosa, ma necessaria, ripercorre la sua vita. “Ed io, bambina, corro per i prati/ per catturare l’oro/ per sentire il profumo dell’infanzia/ che s’è smarrita, coi suoi sogni vaghi,/ fra i fastelli dell’erba profumata.”
I versi, nonostante i temi importanti, si innalzano e si liberano come una sinfonia leggera e piacevole per tutti coloro che si accingono a leggerli.
L’ultimo lavoro di Domenico Defelice Le parole a comprendere è una raccolta di 99 poesie divisa in quattro parti. La silloge delinea un percorso di vita che si intraprende dalla prima pagina e che arricchisce e coinvolge il lettore grazie ad uno stile a volte disincantato, pungente e dissacrante, a volte sensibile, delicato ed amareggiato. Sono versi che in un primo momento fanno sorridere, poi costringono il lettore a riflettere su argomenti scottanti che risvegliano le coscienze, come la disonestà presente nella politica, la volubilità e la superficialità di chi si mostra in tv, ma anche i ricordi della sua infanzia, della sua vita ed il presagio della morte.
Romanzo tra Storia, pirateria, amore e società mediterranee del XVIII secolo
La Tonnara dei Pirati CETARIA (La Moderna Edizioni Enna, 2019), romanzo avvincente e ben costruito nella trama e nell’impianto discorsivo, rappresenta il capolavoro letterario di Giuseppe Mistretta.
Poeta, scrittore e drammaturgo di indubbio valore, è profondamente legato da un amore atavico per la sua città, Enna, e per la sua provincia, baricentro geografico e fisico della Sicilia. Proprio qui, più aspre nei secoli sono state le divisioni tra le classi sociali, luoghi in cui, fino ad un passato non lontano, il lavoro nei campi e nelle miniere di zolfo è stato più che un diritto affermato verso la dignità, una vera e propria condanna, come affermava Ignazio Buttitta per il lavoro dei “jurnatari” nel latifondo e come ben narrato da Luigi Pirandello nella sua novella Ciaula scopre la luna. Ma Mistretta è legato anche indissolubilmente alla storia e alla cultura siciliana di cui oggi è un interprete emergente, ben noto nel panorama letterario della nostra regione e mi auguro presto dell’Italia.
Presentata alla Sapienza l’antologia poetica curata dalle poetesse Sofia Skleida ed Elisabetta Bagli
Si è tenuta a Roma, presso la Biblioteca Generale “Enrico Barone” della Facoltà di Economia e Commercio dell’Università La Sapienza, la presentazione dell'Opera poetica "Dal Mediterraneo" curata da Sofia Skleida, poetessa greca, ed Elisabetta Bagli, italo-spagnola.
In apertura il prof. Pisana, che ha curato la prefazione al libro, ha ricordato, nel suo intervento, una citazione di Seneca in un lettera all'amico Lucilio: "Nullius boni sine socio iucunda possessio est" (Epistulae ad Lucilium, 6,4-5); ovvero "Nessuna cosa è bella da possedere se non si hanno amici con cui condividerla."
Le poesie della De Vergoni colgono l’essenza della vita e tendono a farsi vita esse stesse
Un Passo dall’Arcobaleno è una silloge preziosa, intensa e profonda che l’autrice Flora De Vergori ci offre. Le sue poesie sono di grande contenuto, belle ed emozionanti da poter essere lette e rilette con estremo piacere. E’ un’opera profonda, importante sulla quale concentrare la nostra attenzione soprattutto in questa nostra società vittima del benessere, del consumismo, del materialismo e dell’egoismo; una società dove il nulla erode e consuma le nostre menti e i nostri cuori; dove l’angoscia ha sostituito la fede.